Capita molto spesso che mi si chieda il parere su un determinato film.
Ho pensato quindi di cercare di accontentare tutti offrendomi di recensire un film scelto da voi a settimana.
Ovviamente non chiedetemi di recensirvi "Twilight" perché vi denuncio alle somme autorità orrorifiche :D
Insomma, scegliete con giudizio!
Critiche, commenti e consigli riguardo il cinema horror. Nei commenti potrete chiedermi anche quali film analizzare.
lunedì 24 novembre 2014
Ouija
USA (2014)
Regia di Stiles White
Cast Olivia Cooke, Ana Coto, Daren Kagasoff, Douglas Smith, Bianca A. Santos
Debbie e Laine sono amiche fin dalla tenera età. Le due giocavano spesso con una tavola Ouija [Tavola munita di lettere utilizzata per comunicare con i morti].
Anni dopo Debbie cerca di bruciare la tavola buttandola nel camino. La ragazza è evidentemente spaventata quando Laine va a farle visita, ma impedisce comunque all'amica di entrare in casa sua.
Tornata in camera sua, Debbie trova la tavola ancora intatta sul suo letto. Dopo qualche istante si impicca.
Laine non trova pace e coinvolge così un gruppo di amici in una seduta spiritica utilizzando proprio la tavola Ouija di Debbie. I ragazzi si riuniscono in casa della defunta (i genitori erano partiti subito dopo il funerale) e si mettono in contatto con uno spirito che si identifica con una semplice D.
Tutti credono si tratti di Debbie ma, spaventati a morte, interrompono comunque la seduta.
Dopo una serie di strani eventi, i ragazzi tornano a riunirsi per effettuare una seconda seduta e le cose prendono una decisiva brutta piega.
Partiamo dal presupposto che si tratta di una grande produzione destinata al cinema e quindi ai grandi numeri. In virtù di ciò c'era da aspettarsi fosse una di quelle pellicole abbastanza patinate, quelle che io chiamo "Americanate" (non dandogli un connotato né negativo né positivo).
E' un film che si lascia guardare e che non richiede troppa attenzione. Semplice nel suo schema e non troppo originale.
Gli attori, sebbene molto giovani e di "primo pelo", sono abbastanza bravi e credibili.
Fotografia molto buona anche se alcune scene sono fin troppo buie e, se mi seguite da un po', saprete perfettamente che i momenti di buio mi annoiano un po'.
Prevedibile, per quanto mi riguarda, il twist finale, anche se abbastanza d'effetto, lo ammetto.
[SPOILER]
Non dico di non aver apprezzato la parte in cui si scopre che lo spirito cattivo è in realtà quello di una bambina che era stata uccisa dalla madre perché appunto pericolosa e spietata. Il quale viene poi "liberato" tragicamente dalla protagonista, ma..MA..mi ha ricordato non poco "The Ring" (Per chi non lo avesse visto o non ricordasse : la protagonista tira fuori dal pozzo lo scheletro di Samara pensando che liberandola le avrebbe regalato la pace e invece le da solo un'ulteriore possibilità di uccidere. In "Ouija" invece la protagonista trova il corpicino della bambina in un'intercapedine).
Il finale che lascia presagire che purtroppo la protagonista sarà la prossima vittima degli spiriti è davvero iper-scontato, ma da quell'effetto che tanto piace al grande pubblico e quindi possiamo anche perdonarlo al regista.
[FINE SPOILER]
In conclusione, è un film che spicca in questo mare di disastri horror che gli anni 2000 ci hanno 'regalato' e quindi ve lo consiglio.
Regia di Stiles White
Cast Olivia Cooke, Ana Coto, Daren Kagasoff, Douglas Smith, Bianca A. Santos
Debbie e Laine sono amiche fin dalla tenera età. Le due giocavano spesso con una tavola Ouija [Tavola munita di lettere utilizzata per comunicare con i morti].
Anni dopo Debbie cerca di bruciare la tavola buttandola nel camino. La ragazza è evidentemente spaventata quando Laine va a farle visita, ma impedisce comunque all'amica di entrare in casa sua.
Tornata in camera sua, Debbie trova la tavola ancora intatta sul suo letto. Dopo qualche istante si impicca.
Laine non trova pace e coinvolge così un gruppo di amici in una seduta spiritica utilizzando proprio la tavola Ouija di Debbie. I ragazzi si riuniscono in casa della defunta (i genitori erano partiti subito dopo il funerale) e si mettono in contatto con uno spirito che si identifica con una semplice D.
Tutti credono si tratti di Debbie ma, spaventati a morte, interrompono comunque la seduta.
Dopo una serie di strani eventi, i ragazzi tornano a riunirsi per effettuare una seconda seduta e le cose prendono una decisiva brutta piega.
Partiamo dal presupposto che si tratta di una grande produzione destinata al cinema e quindi ai grandi numeri. In virtù di ciò c'era da aspettarsi fosse una di quelle pellicole abbastanza patinate, quelle che io chiamo "Americanate" (non dandogli un connotato né negativo né positivo).
E' un film che si lascia guardare e che non richiede troppa attenzione. Semplice nel suo schema e non troppo originale.
Gli attori, sebbene molto giovani e di "primo pelo", sono abbastanza bravi e credibili.
Fotografia molto buona anche se alcune scene sono fin troppo buie e, se mi seguite da un po', saprete perfettamente che i momenti di buio mi annoiano un po'.
Prevedibile, per quanto mi riguarda, il twist finale, anche se abbastanza d'effetto, lo ammetto.
[SPOILER]
Non dico di non aver apprezzato la parte in cui si scopre che lo spirito cattivo è in realtà quello di una bambina che era stata uccisa dalla madre perché appunto pericolosa e spietata. Il quale viene poi "liberato" tragicamente dalla protagonista, ma..MA..mi ha ricordato non poco "The Ring" (Per chi non lo avesse visto o non ricordasse : la protagonista tira fuori dal pozzo lo scheletro di Samara pensando che liberandola le avrebbe regalato la pace e invece le da solo un'ulteriore possibilità di uccidere. In "Ouija" invece la protagonista trova il corpicino della bambina in un'intercapedine).
Il finale che lascia presagire che purtroppo la protagonista sarà la prossima vittima degli spiriti è davvero iper-scontato, ma da quell'effetto che tanto piace al grande pubblico e quindi possiamo anche perdonarlo al regista.
[FINE SPOILER]
In conclusione, è un film che spicca in questo mare di disastri horror che gli anni 2000 ci hanno 'regalato' e quindi ve lo consiglio.
giovedì 20 novembre 2014
Jessabelle
USA (2014)
Regia di Kevin Greutert
Cast Sarah Snook, Joelle Carter, Mark Webber, David Andrews, Chris Ellis, Amber Stevens
Jessabelle sta per andare a vivere con il suo ragazzo del quale è incinta. Durante il trasloco la coppia rimane vittima di un terribile incidente nel quale perdono la vita il fidanzato di Jessie e il suo bambino mai nato.
Jessie, rimasta paralizzata, torna a vivere da suo padre in Louisiana nella casa in cui sua madre morì 21 anni prima.
La ragazza ritrova vecchi nastri registrati da sua madre mentre era incinta proprio di lei. La donna riprendeva sé stessa avendo scoperto di avere un cancro al cervello e volendo lasciare quindi qualche ricordo a sua figlia.
Ma c'è qualcosa che non va in quelle cassette e Jessie scopre di non essere mai completamente sola.
Inizia così per lei un incubo da cui non sa se mai riuscirà ad uscire.
Che bella la Louisiana. Ma proprio bella, bella e suggestiva.
Il film.
Le prime scene mi avevano convinta molto poco. Mi aveva dato la sensazione di essere il classico B-movie girato con la unica speranza di ricavarci due soldi.
Invece dal momento in cui la protagonista si sposta nella casa situata tra le paludi, cambia tutto.
C'è anche un radicale cambio della fotografia che io personalmente non mi spiego, ma tant'è.
Ottime le atmosfere e bravi (quasi) tutti gli attori.
Ci sono alcune scelte di regia inspiegabili e qualche incongruenza. Per esempio, Jessie è paralizzata (non in maniera definitiva), ma alcune volte con l'aiuto di un'altra persona o di un appoggio materiale riesce a muoversi, altre invece proprio niente. E' davvero poco plausibile.
Sempre poco plausibili sono le posizioni che la donna assume con le gambe quando non è sulla sedia a rotelle : Teoricamente le gambe dovrebbe non sentirle e invece mantiene sempre una posizione quasi da sirenetta, composta e naturale. In ogni caso questi dettagli non influiscono in maniera decisiva sull'andamento del film e quindi si possono perdonare.
Quello che invece non posso perdonare al regista è di aver fatto un film molto bello con un finale che stronca il tutto.
[SUPER SPOILER VI HO AVVISATI]
C'è questo mistero insoluto riguardante il ritrovamento dei resti di una bimba di colore, seppelliti 25 anni prima proprio nel giorno in cui Jessabelle sarebbe nata e posti sotto una piccola lapide che reca proprio il nome "Jessabelle".
C'è Jessie che non sa più chi sia. Suo padre è morto e non può aiutarla. Nessuno intorno vuole avere a che fare con lei. Ha questa presenza costante che la tortura e aggredisce. Insomma ci sono tutti gli elementi migliori per tirar fuori un gran finale. E INVECE. Si scopre banalmente che quella che lei credeva sua madre, 25 anni prima, aveva dato alla luce una bimba di colore che stava a testimoniare il suo tradimento nei confronti del marito. L'uomo, impazzito, aveva ucciso la bambina e poi sparato a Moses, l'uomo con cui la moglie aveva una relazione. Aveva poi adottato questa bambina bianca per coprire tutta la faccenda.
Ma santo cielo. La bimba era nata in ospedale, tutti avevano visto che era nera, come poteva pensare di coprire l'omicidio e il tradimento prendendo con se una bimba bianca? Ho trovato questo elemento veramente poco credibile e me ne sono rammaricata assai.
Poi, non bastasse, arrivano i due fantasmi della madre di Jessabelle, che si era sparata in testa anni prima, e di Moses. I due incredibilmente corporei e drammaticamente poco eterei spingono la protagonista nel lago all'urlo di "Jessabelle deve avere quel che è suo".
Che ve lo dico a fare. Jessie finisce nella palude e lo spirito della vera Jessabelle prende il suo posto.
La frase ad effetto finale mi ha poi fatto cadere le braccia.
[FINE SPOILER]
Il film non è affatto male, non dico questo, anzi. Tre Quarti della pellicola sono godibilissimi, il problema, a parer mio vorrei precisare, risiede solo nel finale magari un po' affrettato e scontato.
Mi sento in ogni caso di consigliarvelo senza troppe pretese.
Regia di Kevin Greutert
Cast Sarah Snook, Joelle Carter, Mark Webber, David Andrews, Chris Ellis, Amber Stevens
Jessabelle sta per andare a vivere con il suo ragazzo del quale è incinta. Durante il trasloco la coppia rimane vittima di un terribile incidente nel quale perdono la vita il fidanzato di Jessie e il suo bambino mai nato.
Jessie, rimasta paralizzata, torna a vivere da suo padre in Louisiana nella casa in cui sua madre morì 21 anni prima.
La ragazza ritrova vecchi nastri registrati da sua madre mentre era incinta proprio di lei. La donna riprendeva sé stessa avendo scoperto di avere un cancro al cervello e volendo lasciare quindi qualche ricordo a sua figlia.
Ma c'è qualcosa che non va in quelle cassette e Jessie scopre di non essere mai completamente sola.
Inizia così per lei un incubo da cui non sa se mai riuscirà ad uscire.
Che bella la Louisiana. Ma proprio bella, bella e suggestiva.
Il film.
Le prime scene mi avevano convinta molto poco. Mi aveva dato la sensazione di essere il classico B-movie girato con la unica speranza di ricavarci due soldi.
Invece dal momento in cui la protagonista si sposta nella casa situata tra le paludi, cambia tutto.
C'è anche un radicale cambio della fotografia che io personalmente non mi spiego, ma tant'è.
Ottime le atmosfere e bravi (quasi) tutti gli attori.
Ci sono alcune scelte di regia inspiegabili e qualche incongruenza. Per esempio, Jessie è paralizzata (non in maniera definitiva), ma alcune volte con l'aiuto di un'altra persona o di un appoggio materiale riesce a muoversi, altre invece proprio niente. E' davvero poco plausibile.
Sempre poco plausibili sono le posizioni che la donna assume con le gambe quando non è sulla sedia a rotelle : Teoricamente le gambe dovrebbe non sentirle e invece mantiene sempre una posizione quasi da sirenetta, composta e naturale. In ogni caso questi dettagli non influiscono in maniera decisiva sull'andamento del film e quindi si possono perdonare.
Quello che invece non posso perdonare al regista è di aver fatto un film molto bello con un finale che stronca il tutto.
[SUPER SPOILER VI HO AVVISATI]
C'è questo mistero insoluto riguardante il ritrovamento dei resti di una bimba di colore, seppelliti 25 anni prima proprio nel giorno in cui Jessabelle sarebbe nata e posti sotto una piccola lapide che reca proprio il nome "Jessabelle".
C'è Jessie che non sa più chi sia. Suo padre è morto e non può aiutarla. Nessuno intorno vuole avere a che fare con lei. Ha questa presenza costante che la tortura e aggredisce. Insomma ci sono tutti gli elementi migliori per tirar fuori un gran finale. E INVECE. Si scopre banalmente che quella che lei credeva sua madre, 25 anni prima, aveva dato alla luce una bimba di colore che stava a testimoniare il suo tradimento nei confronti del marito. L'uomo, impazzito, aveva ucciso la bambina e poi sparato a Moses, l'uomo con cui la moglie aveva una relazione. Aveva poi adottato questa bambina bianca per coprire tutta la faccenda.
Ma santo cielo. La bimba era nata in ospedale, tutti avevano visto che era nera, come poteva pensare di coprire l'omicidio e il tradimento prendendo con se una bimba bianca? Ho trovato questo elemento veramente poco credibile e me ne sono rammaricata assai.
Poi, non bastasse, arrivano i due fantasmi della madre di Jessabelle, che si era sparata in testa anni prima, e di Moses. I due incredibilmente corporei e drammaticamente poco eterei spingono la protagonista nel lago all'urlo di "Jessabelle deve avere quel che è suo".
Che ve lo dico a fare. Jessie finisce nella palude e lo spirito della vera Jessabelle prende il suo posto.
La frase ad effetto finale mi ha poi fatto cadere le braccia.
[FINE SPOILER]
Il film non è affatto male, non dico questo, anzi. Tre Quarti della pellicola sono godibilissimi, il problema, a parer mio vorrei precisare, risiede solo nel finale magari un po' affrettato e scontato.
Mi sento in ogni caso di consigliarvelo senza troppe pretese.
giovedì 9 ottobre 2014
Who's There Film Challange [Best Shorts Movie]
Vi vorrei proporre oggi (e anche nei giorni a seguire) dei cortometraggi horror che hanno partecipato alla "Who's There Film Challenge".
Chiaramente vi posterò quelli che io ho gradito di più, visto che tutti non posso dato che sono veramente moltissimi. Proprio per questa ragione continuerò ad aggiornare questo post man mano ne visionerò di nuovi!
I film sono perlopiù in lingua inglese e senza sottotitoli. Spero il vostro livello d'inglese sia sufficiente per capire quanto basta :)
[I corti sono in ordine casuale, non di gradimento]
(8/10/14)
- CUT (2013)
http://youtu.be/qhmDlER7cAc
Molto carino. E' anche abbastanza divertente se vogliamo. Una sorta di Horror-Comedy.
- Fear, INC (2013)
http://youtu.be/RRwPWTqxeqs
Sebbene vada pazza per i film horror, non credo arriverei a tanto!
- PLAY TIME (2013)
http://youtu.be/XEJEbHF3Ux8
Questo è il vincitore della Challenge 2013. Non so se io personalmente avrei scelto questo (ce ne sono alcuni che secondo me sono pelino migliori per quanto riguarda la storia), ma devo dire che è veramente ben fatto e qualche salto sulla sedia potrebbe anche farvelo fare (magari mi spaventassi io..troppi film horror mi hanno assuefatto)
- RAINY NIGHTS (2013)
http://youtu.be/ia0Ip6HlRxs
Molto bella la fotografia e l'atmosfera. Forse la storia è un po' trita e ritrita, ma che brave le bambine!
Per oggi è abbastanza. Avrò visionato 20 cortometraggi nelle ultime due ore e adesso inizio a vedere mostri ovunque.
A domani.
(12/10/14)
- LIGHTS OUT (2013)
http://youtu.be/FUQhNGEu2KA
Ma ci credete che questo mi terrorizza ogni volta che lo rivedo? Sarà che gioca molto con la mia conclamata paura del buio.
Chiaramente vi posterò quelli che io ho gradito di più, visto che tutti non posso dato che sono veramente moltissimi. Proprio per questa ragione continuerò ad aggiornare questo post man mano ne visionerò di nuovi!
I film sono perlopiù in lingua inglese e senza sottotitoli. Spero il vostro livello d'inglese sia sufficiente per capire quanto basta :)
[I corti sono in ordine casuale, non di gradimento]
(8/10/14)
- CUT (2013)
http://youtu.be/qhmDlER7cAc
Molto carino. E' anche abbastanza divertente se vogliamo. Una sorta di Horror-Comedy.
- Fear, INC (2013)
http://youtu.be/RRwPWTqxeqs
Sebbene vada pazza per i film horror, non credo arriverei a tanto!
- PLAY TIME (2013)
http://youtu.be/XEJEbHF3Ux8
Questo è il vincitore della Challenge 2013. Non so se io personalmente avrei scelto questo (ce ne sono alcuni che secondo me sono pelino migliori per quanto riguarda la storia), ma devo dire che è veramente ben fatto e qualche salto sulla sedia potrebbe anche farvelo fare (magari mi spaventassi io..troppi film horror mi hanno assuefatto)
- RAINY NIGHTS (2013)
http://youtu.be/ia0Ip6HlRxs
Molto bella la fotografia e l'atmosfera. Forse la storia è un po' trita e ritrita, ma che brave le bambine!
Per oggi è abbastanza. Avrò visionato 20 cortometraggi nelle ultime due ore e adesso inizio a vedere mostri ovunque.
A domani.
(12/10/14)
- LIGHTS OUT (2013)
http://youtu.be/FUQhNGEu2KA
Ma ci credete che questo mi terrorizza ogni volta che lo rivedo? Sarà che gioca molto con la mia conclamata paura del buio.
mercoledì 1 ottobre 2014
Stalkers Shadow [Corto]
CANADA [2014]
Corto
Regia di Gurkirt.H
Cast Harman.H, Suraj.G
Oggi vi propongo un cortometraggio horror indipendente.
Ad essere sincera io non l'ho compreso, ma il regista è stato così gentile da spiegarmi il significato profondo del suo lavoro.
[SPOILER ALERT]
Il protagonista del corto è in realtà un assassino spietato che viene seguito e minacciato dalla sua stessa coscienza.
[FINE SPOILER]
Lascio a voi il giudizio.
Di seguito il link al corto.
http://youtu.be/WEvfAkwyEBQ
mercoledì 24 settembre 2014
Killer Shark
USA (2011)
Regia di Griff Furst
Cast Kristy Swanson, D.B. Sweeney, Robert Davi, Jeff Chase, Jason Rogel, Richard Tanne, Sophia Sinise
Un terribile squalo infesta la palude di un tranquillo paesino americano.
Un gruppo di persone farà di tutto per eliminare la minaccia.
Partiamo dal presupposto che questo film è talmente brutto e mal riuscito che farò spoiler selvaggio senza sentirmi minimamente in colpa, anzi.
Da dove inizio?
Il film l'ho visto doppiato, ergo non so dirvi esattamente se gli attori fossero bravi o meno (i doppiatori di sicuro NO!). A occhio e croce però non mi sembravano degni di un Oscar, mettiamola così.
I personaggi ritratti all'interno di questa pellicola (buttata) sono ridicoli e poco credibili. Chiaramente non mancano gli stereotipi legati al carattere di ognuno, ma Santo Cielo! Un po' di originalità! E poi, se proprio occorre ricalcare uno stereotipo, che almeno abbia un senso.
E insomma, ci sono queste persone che si improvvisano cacciatori di squali e che se ne partono a bordo di un motoscafo che è la metà della metà della bestia. Ad un certo punto ho pensato di aver di fronte una sorta di corazzata Potemkin (nel senso ludico che si attribuisce a tale affermazione).
Comunque.
Iniziano a morire persone random e nessuno sembra accorgersene. I ragazzi continuano a fare gli imbecilli ubriacandosi su una barca in mezzo alla palude, barca che poi si impantanerà (STEREOTIPO!!); Lo sceriffo corrotto insiste col mettere i bastoni tra le ruote al nostro gruppo di Freak (e tutto perché la protagonista non gli concede il suo "frutto proibito"); L'asiatico del gruppo continua a fare il nerd incompreso e la bella di turno è contesa tra il suo fidanzato ufficiale, un barista ritardato che non si capisce come/perché/mah sia finito per diventare il compagno della nostra donna tutta d'un pezzo, e un agente federale che è il primo nella storia de l'FBI che riesce a farsi mettere i piedi in testa da una mezzacalzetta di sceriffo.
Il tutto si risolve con la morte del primo, morte che verrà accettata e bypassata nell'arco di 20 secondi. Tant'è che alla fine del film (ossia 20 minuti dopo la morte del bello ma scemo) nessuno ne parlerà e, anzi, in barba alla memoria del caro estinto, ritroveremo la sua amata a flirtare con l'altro tizio.
Ah, dimenticavo! Alla fine lo ammazzano lo squalo. Non so dirvi esattamente come perché mi sono addormentata per circa 10 minuti e non mi sono data la pena di tornare indietro per scoprire quale genialata si siano inventati (credo lo abbiano triturato in una mega elica, credo).
Voto? Non si spara sulla croce rossa.
Regia di Griff Furst
Cast Kristy Swanson, D.B. Sweeney, Robert Davi, Jeff Chase, Jason Rogel, Richard Tanne, Sophia Sinise
Un terribile squalo infesta la palude di un tranquillo paesino americano.
Un gruppo di persone farà di tutto per eliminare la minaccia.
Partiamo dal presupposto che questo film è talmente brutto e mal riuscito che farò spoiler selvaggio senza sentirmi minimamente in colpa, anzi.
Da dove inizio?
Il film l'ho visto doppiato, ergo non so dirvi esattamente se gli attori fossero bravi o meno (i doppiatori di sicuro NO!). A occhio e croce però non mi sembravano degni di un Oscar, mettiamola così.
I personaggi ritratti all'interno di questa pellicola (buttata) sono ridicoli e poco credibili. Chiaramente non mancano gli stereotipi legati al carattere di ognuno, ma Santo Cielo! Un po' di originalità! E poi, se proprio occorre ricalcare uno stereotipo, che almeno abbia un senso.
E insomma, ci sono queste persone che si improvvisano cacciatori di squali e che se ne partono a bordo di un motoscafo che è la metà della metà della bestia. Ad un certo punto ho pensato di aver di fronte una sorta di corazzata Potemkin (nel senso ludico che si attribuisce a tale affermazione).
Comunque.
Iniziano a morire persone random e nessuno sembra accorgersene. I ragazzi continuano a fare gli imbecilli ubriacandosi su una barca in mezzo alla palude, barca che poi si impantanerà (STEREOTIPO!!); Lo sceriffo corrotto insiste col mettere i bastoni tra le ruote al nostro gruppo di Freak (e tutto perché la protagonista non gli concede il suo "frutto proibito"); L'asiatico del gruppo continua a fare il nerd incompreso e la bella di turno è contesa tra il suo fidanzato ufficiale, un barista ritardato che non si capisce come/perché/mah sia finito per diventare il compagno della nostra donna tutta d'un pezzo, e un agente federale che è il primo nella storia de l'FBI che riesce a farsi mettere i piedi in testa da una mezzacalzetta di sceriffo.
Il tutto si risolve con la morte del primo, morte che verrà accettata e bypassata nell'arco di 20 secondi. Tant'è che alla fine del film (ossia 20 minuti dopo la morte del bello ma scemo) nessuno ne parlerà e, anzi, in barba alla memoria del caro estinto, ritroveremo la sua amata a flirtare con l'altro tizio.
Ah, dimenticavo! Alla fine lo ammazzano lo squalo. Non so dirvi esattamente come perché mi sono addormentata per circa 10 minuti e non mi sono data la pena di tornare indietro per scoprire quale genialata si siano inventati (credo lo abbiano triturato in una mega elica, credo).
Voto? Non si spara sulla croce rossa.
domenica 21 settembre 2014
Almost Human
(2013)
Regia di Joe Begos
Cast Graham Skipper, Josh Ethier, Vanessa Leigh
Mark viene rapito da un'entità sconosciuta.
Due anni dopo riappare in città, ma è completamente cambiato.
Comincia così una spirale di orrore e morte.
Dopo qualche mese di assenza, rieccomi qui con una bella chicca.
Per quanto io non sia un'appassionata del genere sci-horror, questo l'ho veramente apprezzato.
Partiamo dai dettagli più tecnici : la fotografia è proprio come piace a me, rende il tutto molto realistico. Gli attori, che ammetto conoscevo poco, sono tutti, ma tutti bravissimi. Il film si fregia quindi di interpretazioni molto intense. I protagonisti recitano che massima naturalezza e questo è un dettaglio da non sottovalutare.
[SPOILER ALERT]
La storia : Il film inizia con un, se vogliamo, classico rapimento alieno, ma a differenza di tutti i film del genere quello che viene dopo è del tutto nuovo.
Di solito le vittime di rapimento alieno raramente fanno ritorno alle loro case ed i film ruotano più o meno intorno al mistero della sparizione. Qui abbiamo il protagonista che non solo torna indietro, ma fa ritorno con una missione ben precisa e che per raggiungere il suo scopo si abbandonerà ad una serie di feroci delitti che ci regalano un fantastico spettacolo splatter (e i miei lettori abituali sanno perfettamente quanto io ami sangue, budella e arti recisi :D)
Fantastico il rapporto che lega i due protagonisti. Mark (la vittima del rapimento) non è chiaramente più sé stesso da quando è tornato, eppure qualcosa di profondamente umano si scorge in lui nel momento in cui rivolge al suo migliore amico, Seth, la frase "hai lasciato che mi prendessero", salvo poi tornare ad essere un "mostro" senza più scrupoli. Da parte sua l'amico non aveva mai smesso di sperare in un suo ritorno.
Ma la mia scena preferita è quella in cui il nostro Mark, mostrando il suo lato non più umano, forza Jen, sua ex compagna, ad un rapporto sessuale che è di una violenza visiva e di una crudezza che colpisce. Non dura molto, perché il tutto viene interrotto dal provvidenziale intervento di Seth che, dopo un breve tentennamento, spara alla testa dell'ormai alieno Mark, ma è comunque di grande impatto..(a proposito, ma Seth sarà arrivato in tempo poi?)
[FINE SPOILER ALERT]
Del finale, come avrete capito, non ve ne parlo. Perché rovinarvi il piacere della sorpresa? [Eh già, vi conosco curiosoni, quando leggete "Spoiler" non potete mai fare a meno di leggere].
Vi dico solo che a me è piaciuto proprio tanto.
Ho letto alcune recensioni non proprio positive e la mia idea è che vi siete abituati fin troppo agli horror patinati tutti uguali figli di immense produzioni. Fidatevi di me, c'è molto altro là fuori e questo MERITA.
Aspetto di conoscere le vostre impressioni!
Buona Visione
Regia di Joe Begos
Cast Graham Skipper, Josh Ethier, Vanessa Leigh
Mark viene rapito da un'entità sconosciuta.
Due anni dopo riappare in città, ma è completamente cambiato.
Comincia così una spirale di orrore e morte.
Dopo qualche mese di assenza, rieccomi qui con una bella chicca.
Per quanto io non sia un'appassionata del genere sci-horror, questo l'ho veramente apprezzato.
Partiamo dai dettagli più tecnici : la fotografia è proprio come piace a me, rende il tutto molto realistico. Gli attori, che ammetto conoscevo poco, sono tutti, ma tutti bravissimi. Il film si fregia quindi di interpretazioni molto intense. I protagonisti recitano che massima naturalezza e questo è un dettaglio da non sottovalutare.
[SPOILER ALERT]
La storia : Il film inizia con un, se vogliamo, classico rapimento alieno, ma a differenza di tutti i film del genere quello che viene dopo è del tutto nuovo.
Di solito le vittime di rapimento alieno raramente fanno ritorno alle loro case ed i film ruotano più o meno intorno al mistero della sparizione. Qui abbiamo il protagonista che non solo torna indietro, ma fa ritorno con una missione ben precisa e che per raggiungere il suo scopo si abbandonerà ad una serie di feroci delitti che ci regalano un fantastico spettacolo splatter (e i miei lettori abituali sanno perfettamente quanto io ami sangue, budella e arti recisi :D)
Fantastico il rapporto che lega i due protagonisti. Mark (la vittima del rapimento) non è chiaramente più sé stesso da quando è tornato, eppure qualcosa di profondamente umano si scorge in lui nel momento in cui rivolge al suo migliore amico, Seth, la frase "hai lasciato che mi prendessero", salvo poi tornare ad essere un "mostro" senza più scrupoli. Da parte sua l'amico non aveva mai smesso di sperare in un suo ritorno.
Ma la mia scena preferita è quella in cui il nostro Mark, mostrando il suo lato non più umano, forza Jen, sua ex compagna, ad un rapporto sessuale che è di una violenza visiva e di una crudezza che colpisce. Non dura molto, perché il tutto viene interrotto dal provvidenziale intervento di Seth che, dopo un breve tentennamento, spara alla testa dell'ormai alieno Mark, ma è comunque di grande impatto..(a proposito, ma Seth sarà arrivato in tempo poi?)
[FINE SPOILER ALERT]
Del finale, come avrete capito, non ve ne parlo. Perché rovinarvi il piacere della sorpresa? [Eh già, vi conosco curiosoni, quando leggete "Spoiler" non potete mai fare a meno di leggere].
Vi dico solo che a me è piaciuto proprio tanto.
Ho letto alcune recensioni non proprio positive e la mia idea è che vi siete abituati fin troppo agli horror patinati tutti uguali figli di immense produzioni. Fidatevi di me, c'è molto altro là fuori e questo MERITA.
Aspetto di conoscere le vostre impressioni!
Buona Visione
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