martedì 4 maggio 2021

Lake Mungo

 (Australia, 2008)

Regia di: Joel Anderson

Con: Talia Zucker, Martin Sharpe, Rosie Traynor, David Pledger, Steve Jodrell



La famiglia Palmer viene devastata dalla perdita prematura della figlia minore, Alice. Quello che si cela dietro questa morte, sconvolgerà profondamente non solo la famiglia della vittima, ma l'intera comunità.


"Lake Mungo" è un mockumentary tra l'horror paranormale e il thriller (e in parte anche foundfootage, vedrete poi perché).
Ho rimandato per anni la visione di questo film perché mi era sempre stato presentato come troppo forte per essere retto. Di recente però mi sono finalmente fatta coraggio e ho decido di guardarlo, preparandomi al peggio. Devo dire che a livello psicologico mi ha davvero toccato, un vero e proprio cazzotto alla bocca dello stomaco. Per quanto riguarda invece la violenza "visiva", vi assicuro che le scene più pesanti sono davvero poche e anche quelle tollerabili.
[DA QUI IN POI PERICOLO DI SPOILER]
Il film parte lento, inscenando il dramma di una famiglia una volta felice. Scopriamo come i genitori e il fratello della ragazza morta siano travolti dalla tragedia che li ha profondamente cambiati e spinti ad agire, spesso, in maniera insensata (pensiamo alla madre che di notte si introduce nelle case dei vicini per respirare aria di normalità). A questo punto le cose cambiano, la famiglia ritrova un briciolo di speranza grazie a foto e video in cui si può avvistare quello che sembra essere lo spirito dell'amata figlia. Viene coinvolto anche un sensitivo, che diventerà parte integrante delle vite dei tre protagonisti per questo motivo e non solo. Purtroppo si scopre che quelle foto e quei video non sono altro che il frutto della disperazione del fratello di Alice, che modificando le foto e con un gioco di specchi era riuscito a far credere a tutti che lo spirito della sorella fosse ancora lì, dando così alla madre un nuovo scopo nella vita. A questo punto ci si chiede se il film non stia volgendo al termine, chiudendosi com'è iniziato, nel dramma più totale. Beh, la risposta è no, perché è qui che la pellicola invece prende davvero il volo in un crescendo di suspense e con l'accumularsi di tanti dubbi e domande da parte dello spettatore. Ma quello che accadrà poi non ve lo racconto perché, se siete come me, c'è il rischio che vi roviniate tutto per la troppa curiosità.
[FINE PERICOLO DI SPOILER]
Il finale è dolceamaro e a me ha strappato più di una lacrima: dolce perché vediamo come la famiglia Palmer riesca, dopo essere arrivata alla verità (tranquilli, non dico altro), a chiudere con il passato, per quanto possibile, e a ricominciare a vivere; amaro perché... no, non ve lo dico. 
Guardate il film che è davvero bellissimo, sebbene tanto triste.

Ps. Il cognome Palmer vi riporta alla mente qualcosa? ;)













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