giovedì 7 aprile 2016

Martyrs (Remake)

USA (2016)


Regia di   Kevin and Michael Goetz


Cast  Troian Bellisario, Bailey Noble, Kate Burton






Io la trama non ve la scrivo perché mi rifiuto di perderci anche un minuto in più. Eh già, sono indignata. A fine recensione vi lascerò comunque il trailer in caso siate così audaci da volervi fare un'idea prima di guardare il film.

Di solito cerco, e sottolineo cerco, di essere abbastanza 'professionale', ma in questo caso ringraziatemi se non inizio e termino la recensione con una sonorissima pernacchia.
Da dove comincio? Mica è facile! E' un pastrocchio di film!
Intanto, permettetelo, ma questa è una versione puritana di Martyrs. Nel film originale i poveri mal capitati erano tutti in mutande e canottiera, se non nudi...qui invece assistiamo al festival della camicia da notte, che manco nelle vetrine delle 'pigiamerie' (insomma, nei posti dove vendono indumenti da notte). Ad un certo punto si è intravista una mutanda e io ho sussultato!!
Come tutti sappiamo, il film originale era un vero e proprio bagno di sangue. In questo caso posso serenamente dire che ho visto più sangue quando ho tolto il dente del giudizio che in questa ora e mezza. 
Cercherò ora di andare per ordine.

La prima mezz'ora scorre ad una velocità allucinante. Lucie bambina scappa, orfanotrofio, trauma, crisi. Lucie cresce e ammazza una famiglia intera nell'arco di 10 minuti. Vi giuro che le uccisioni sono state talmente soft che avrebbe fatto peggio uccidendoli a forza di carezze. Non so se invece vi ricordate che vero trauma nel film originale.
Impatto emotivo pari a zero. Perché? perché mentre nell'originale il regista aveva dedicato più tempo alla presentazione della famiglia, facendoci diventare simpatici tutti i membri, qui in 3 minuti e due battute odiose hanno liquidato il tutto. Così abbiamo una mamma rompipalle, un padre menefreghista e una coppia composta da fratello e sorella che avrei ucciso pure io.
A questo punto arriva la sua compare Anna, incontrata in orfanotrofio 10 anni prima. Ve la ricordate la Anna dell'originale? ecco, scordatevela. Insomma, arriva quest'uccellino spaurito e piagnucolone che dopo aver realizzato quanto accaduto se ne va, per poi tornare allertata dalle urla di Lucie.
Quel che succede dopo è appena accennato. Le due cercano di far sparire i cadaveri e di pulire qui e lì. Lucie si stanca e va a dormire. Anna, quella deficiente, chiama la polizia e riattacca prima che possano rispondere. Nel frattempo la mamma rompicoglioni si riprende e chiede aiuto. Anna le dice di star zitta affinché Lucie non la senta, ma sta scema di guerra inizia una compilation di versi che mi sarei svegliata pure io da casa mia. E infatti. Fine, mamma rompipalle morta.
Il resto del film mi fa pure fatica a commentarlo.
Lucie, ancora inseguita dal mostro (cosa di cui parleremo più avanti perché ho una riflessione molto seria a riguardo), si getta dalle scale. Beh certo, ti butti da mezzo metro d'altezza...di sicuro muori! Ma anche no.
Anna trova la botola che porta ai sotterranei super tecnologici in cui si imbatte in una bambina in condizioni migliori delle mie quando ho la febbre alta.
Qui mi sono distratta. Si.
Credo le tre abbiano tentato di fuggire. Ma...tadàn! ecco i cattivi!
Una cosa molto bella del Martyrs VERO è che i cattivi sono in fondo molto umani, a vlte anche compassionevoli. Quello che fanno lo fanno per uno scopo preciso, non ne traggono compiacimento. Qui invece sembra Hostel. Un cattivo ghignante per ogni stanza. Vi giuro! I classici cattivi banali e stereotipati.
Ma qui arriva veramente il top del top. tenetevi forte : Non è ancora morto nessuno. Eh già, Lucie è viva e vegeta e così pure Anna. Tutte e due vengono torturate (chi più chi meno), ma a noi non c'è dato sapere esattamente come le stanno torturando. Urla, strepiti e un'occhiatina qui e lì.
Che noia...CHE NOIA.
A quanto pare Anna non sarà eletta Martyrs 2016 e così, dopo uno spiegone inutile e soporifero sul perché e per come di tutto questo '48, decidono di seppellirla viva insieme agli altri cadaveri (vi ricordate la famiglia?). Ah, dando per scontato che abbiate visto l'originale, mi sono dimenticata di dirvi che madre rompipalle e padre menefreghista altro non erano che i carcerieri di Lucie bambina.
Anna viene sepolta viva, ma, non si sa bene come, riesce a farsi strada in mezzo ai cumuli di terra e a scappare tramite un condotto.
Ora cosa farebbe una persona normale? Correrebbe a chiamare aiuto. Ma Anna no. Anna ha visto troppe volte Kill Bill e ha deciso di trasformarsi in Beatrix Kiddo e di andare a far fuori tutti i cattivi all'urlo di 'LUCIEEEEEEEE' (Non era meglio Rocky che urlava ADRIANAAAAA?).
Ed è così che con una pala stermina due uomini in formato armadio e con un fucile prima e una pistola poi riesce a farsi strada sterminando persone qui e là, che manco in un videogioco a livelli.
Vi ricordate la bambina di prima? Quella che Anna aveva trovato nei sotterranei? E' ancora viva e sta meglio di prima. Anna la libera, la porta fuori e le dice di andare a chiamare aiuto. CERTO COME NELL'ORIGINALE. No.
In tutto ciò, alla povera Lucie che ha sempre indosso una bellissima camicia da notte intonsa, viene tagliata via la pelle sulla schiena, credo, per poi appenderla ad una sorta di croce. 
Arriva Anna che nel frattempo è stata pugnalata e si è beccata pure un proiettile. La nostra Beatrix corre nella stanza della crocefissione e inizia a sparare una serie di colpi in aria. Tutti spaventatissimi, pure i mega gorilloni armati fino ai denti. Mezza morta riesce comunque a convincere i presenti a liberare Lucie che nel frattempo ha raggiunto lo stato di Martire. Questa, ormai in fin di vita, confessa all'orecchio dell'amica quanto ha visto.
Il prete, si c'era pure un prete, prende la pistola e si spara in bocca perché, avendo un udito da super eroe, ha sentito tutto quello che ha detto Miss Martyrs 2016. Allora tutti si rivolgo ad Anna che di tutta risposta spara in testa al capo supremissimo di questa organizzazione. Tutti fuggono. Si vedono le macchine della polizia arrivare. Anna si stende vicino a Lucie e pure lei diventa martire per osmosi. Flashback sul passato. Fine.

Mortacci vostri.
Scusate. Scusate. Scusate. Mi riprendo.

Quindi dicevamo, fine.

Torniamo al mostro di cui parla sempre Lucie. Chi ha visto l'originale saprà perfettamente che non esiste nessun mostro, ma che è lucie stessa ad infliggersi le varie ferite. Sempre chi ha visto il film saprà che la nostra beniamina è spinta dal senso di colpa per aver abbandonato un'altra donna che si trovava prigioniera insieme a lei da bambina. Infatti il mostro che Lucie vede, ha la faccia proprio di quella donna. Cos'è? faceva paura affrontare il tema dell'autolesionismo? I registi avevano forse paura di fare un film meno superficiale?
La cosa si intuisce, ma non è chiara. Mi ci gioco uno dei gatti, che molti saranno convinti che il mostro esiste davvero.

Altra grandissima assente, la donna di cui Anna (nel Martyrs originale) si occupa dopo averla trovata nel seminterrato. Ridotta all'osso, deturpata all'inverosimile, nuda, sporca e traumatizzata. I goetz invece hanno pensato di piazzarci una bambina nel seminterrato perché si sa che i bambini fanno più simpatia.

Dulcis in fundo, vorrei spendere due parole per la scelta delle protagoniste. Ma vi pare normale? Monoespressive, scialbe e troppo giovani. Vengono fuori da due serie tv per adolescenti e loro le mettono a fare MARTYRS. Ma scherziamo?!


Avrei un altro milione di cose da scrivere, ma sta impazzendo il computer e non riesco quasi più a scrivere. Si è indignato pure lui per questa schifezza. Perciò scusatemi se trovate degli errori, ma non posso correggerli. E' già grasso che cola se riesco a finire di scrivere -.-


Come promesso, eccovi il trailer...




















martedì 15 marzo 2016

The Chosen

USA (2015)



Regia di  Ben Jehoshua

Cast  Kian Lawley, Elisabeth Keener, Angela Chitwood, Chris Gann, Dayna Devon






Una bambina viene attaccata da un demone che ruba i bambini. La sua famiglia dovrà fare il possibile perché il suddetto demone la lascia in pace.




Ho scritto la trama un po' a caso perché ho voluto attenermi al film che è, per l'appunto, fatto a caso.
Non so davvero da dove iniziare, se dal sangue che in realtà è con ogni probabilità dello smalto o del mercurocromo o dai personaggi che sono talmente stereotipati da sembrare macchiette oppure dal demone che è stato realizzato con windows '98.
Sappiate che da qui in poi c'è pericolo di SPOILER, quindi proseguite a vostro rischio e pericolo (io andrei avanti perché fossi in voi questo film lo eviterei come la peste).

Parto affermando con tutta serenità e senza il minimo senso di colpa che questo è uno dei film più brutti che abbia mai visto.
I protagonisti sono : Un giovanotto che non sa nemmeno lui quello che sta facendo, una ragazza madre con problemi di droga alle spalle, una bambina che non si capisce se era posseduta prima o dopo aver incontrato il demone, il nonno che non parla, la nonna rincoglionita, lo zio ubriacone che si riscopre amante della famiglia poco prima di essere ammazzato, la zia col figlio adottivo che costituiscono la coppia scemo e più scemo e una madre assente e con un teriiiibbbbbbile segreto.
Poi ci sono altri personaggi secondari che, secondo il regista, erano funzionali alla trama. Io avrei evitato. Ma io avrei proprio evitato di girare questo abominio, sicché non faccio testo.
In poche parole, questo demone X si impossessa di bambini (incapaci di recitare) e dopo qualche tempo se li porta via. L'unico modo perché ciò non accada è sacrificare a lui (o lei? non si capisce) 6 persone imparentate col bimbo posseduto. E cosa ti fa l'eroe di turno dopo che sua nipote viene attaccata dal demone? Inizia ad ammazzare tutti i parenti che ha senza il minimo senso di colpa ed infine si sacrifica lui stesso, ma non prima di aver cercato di sacrificare il suo presunto figlio ancora in grembo alla mamma (MA CHE STAI FUORI?!). Per fortuna il figlio non era il suo e il protagonista è morto consapevole di avere un cesto di corna ornamentali sulla testa.

Una menzione doverosa va alla suora che appare magicamente dal nulla per dire due cazzate sul demone e subito sparisce riapparendo nella scena finale, così..a caso.
Ma dai, ma pure io che guardo un film la cui star è uno youtubers (si scrive così?), ma cosa mi aspettavo..?

Insomma, togliete la telecamera dalle mani di Ben Jehoshua e rinchiudete Kian Lawley da qualche parte prima che gli torni la voglia di partecipare ad un film horror, o ad un film di qualsiasi altro genere. Grazie.

Vi lascio con quel simpaticone del demone! Ciaoooo













domenica 14 febbraio 2016

Suicide Club

JAPAN (2002)



Diretto da Sion Sono

Cast  Ryo Ishibashi, Akaji Maro, Masatoshi Nagase, Saya Hagiwara, Hideo Sako, Rolly, Kimiko Yo, Yoko Kamon, Takashi Nomura





La pellicola fa parte di una trilogia incompiuta di cui fa parte anche 'Noriko's Dinner Table' (di cui parleremo in futuro)ed affronta il tema dell'alienazione della società giapponese.


[Attention Please, pericolo di spoiler]

Il film si apre con una scena che io definirei EPICA. Uno degli incipit migliori della storia del cinema, lasciatemelo dire. 54 liceali si tengono per mano sulla banchina della metro. Sorridono e all'arrivo del treno si buttano tutte insieme sui binari dando vita ad una vera e propria carneficina.



Cinque minuti di film e io ero già pronta alla standing ovation. Questo contrasto tra i loro sorrisi e la volontà di uccidersi, tutte insieme, mi ha lasciato senza parole. La colonna sonora che tutto presagisce tranne la morte incipiente poi è veramente il top.
Scusate questa esplosione di entusiasmo, ma più ci ripenso più mi emoziono.
Raramente succede di vedere un film in cui già solo l'inizio è TUTTO. 
Il resto del film poi è tutto un crescendo. Era davvero difficile mantenere il livello dei primi 5 minuti, ma poi.....


Ed ecco che è tutto chiaro. La vita non ha più valore. I ragazzi sono completamente alienati e desiderosi di 'essere ricordati', perché uccidendosi resteranno in un certo senso indimenticati. 
Ed è così che, all'urlo di 'Suicide Club', i giovani si lanciano nel vuoto. Altra scena da bocca spalancata.
Sapete che mi piace molto condividere con voi le mie emozioni e quindi non vi nasconderò che mi sono sentita una morsa allo stomaco. Per quanto in maniera esagerata, Sono non fa altro che descrivere con lucidità quanto è successo al mondo. Le persone vogliono visibilità e per ottenerla sono disposte a tutto, anche a....



....uccidere e poi 'prendersi la colpa' dell'ondata di suicidi che ha colpito il paese. Il bisogno di notorietà è tutto in questo mondo dipinto da Sono e lui non ha paura a ferirci proponendoci immagini più che forti pur di raggiungere il suo scopo. 
Ma la realtà dei fatti è ben diversa. Dietro a quest'ondata di suicidi c'è molto di più e c'è chi, forse a sue spese in parte, riesce a scoprire la verità..





Mi spiace concludere questa recensione, sono sincera, perché ho amato talmente tanto il film che vorrei parlarne ancora ed ancora, ma questo nasce come un blog di microrecensioni e non voglio infrangere le regole!
In caso lo abbiate già visto o abbiate comunque intenzione di farlo, mi piacerebbe molto mi forniste i vostri feedback!
Vi aspetto qui eh....

Buona Visione!!!!










martedì 2 febbraio 2016

Bloody Reunion (To Sir, with Love)

KOREA (2006)



Regia di Im Dae-woong


Cast  Oh Mi-hee, Seo Young-hee, Lee Ji-hyun, Lee Dong-kyu, Yu Seol-ah, Park Hyo-jun, Yeo Hyun-soo, Jang Seong-won, Kim Eung-soo








Un gruppo di giovani si reca in visita alla loro insegnante dopo diversi anni dalla fine della scuola. Tutto sembra andare per il meglio finché non riaffiorano vecchi rancori..



Ultimamente mi imbatto sempre in debutti alla regia e devo ammettere che sono davvero uno meglio dell'altro.
Questo poi mi è piaciuto particolarmente.
Si tratta di un film drammatico dai risvolti slasher e thriller. Veramente bello! 
Io mi sono autospoilerata il finale andando a leggere i nomi degli attori e chi interpretavano su wikipedia. Voi NON fatelo, mi raccomando! Ci sono rimasta malissimo, perché la parte più bella del film è proprio il mistero che si cela dietro tutta la vicenda.
Una cosa che mi ha fatto immensamente piacere è l'aver ritrovato la protagonista di 'Bedevilled' (Potete trovare la recensione sul mio blog) che secondo me è veramente strepitosa! 
tornando alla faccenda del debutto..non lo avessi letto probabilmente non mi sarebbe venuto nemmeno il dubbio perché, a parte qualche incertezza in alcune riprese, il film è diretto davvero bene.
Questo è un film che mi sento di consigliare sia agli amanti dello splatter (ci sono alcune scene  davvero pesanti) che agli amanti del thriller (credetemi, c'è molto di più di quello che ho accennato nella trama!).




SPOILER

E' pazzesco quando alla fine si scopre che tutto quello che si è visto fino a quel momento altro non è che il parto di una mente deviata, ossia quella di Mi-Ja che si scopre essere in realtà il famoso Jung-Won di cui si parla dall'inizio. Il plot twist è legato al fatto che Jung-Won che tutti credevano maschio era in realtà una ragazzina che aveva subito abusi (non sessuali, sia chiaro) da parte della sua insegnate durante tutti gli anni di scuola, rovinandole la vita.

Ecco, una cosa non comprendo...com'è possibile che nessuno si fosse accorto che Jung-Wong fosse una ragazza? Come aveva potuto mascherare la cosa la madre? Eheh questi sono i classici interrogativi inutili che mi pongo sempre io. Ignoratemi.

SPOILER


Spero di riuscire a trovare altre chicche del genere. Se ne conoscete qualcuna, consigliatemi!!
Intanto attendo la vostra su questo film.. 

sabato 23 gennaio 2016

Sinister II

USA/CANADA/UK (2015)



Regia di Ciaran Foy


Cast  James Ransone, Shannyn Sossamon, Robert Daniel Sloan, Dartanian Sloan, Lea Coco, Tate Ellington, John Beasley








Il film vede protagonista l'ormai Ex vice sceriffo che avevamo già incontrato nel primo capitolo e una donna e i suoi due figli in fuga da un marito violento.
Premetto che si vede che non c'è la mano di Scott Derrickson alla regia, che in questo caso si è però occupato del soggetto (e quello si che si vede! per fortuna..!).
Il film segue fedelmente la linea del suo predecessore, ma non ne eguaglia la suspense ahimè. 
E' complessivamente un buon film, recitato molto bene (i bambini protagonisti sono davvero bravissimi) e non delude nella parte riguardante le celebri morti impresse su pellicola (chi ha visto il primo avrà sicuramente capito a cosa mi riferisco).
Ahimè, come ogni sequel, non ha quell'effetto a sorpresa che rende i 'primi' così straordinari.
Qui sappiamo già molto di Bughuul (diciamo praticamente tutto oramai) e conosciamo già la sorte che spetterà alle famiglia che avranno la sfortuna di andare a vivere nel luogo di un precedente massacro (e di abbandonarlo in seguito). Soprattutto sappiamo che dietro ai massacri si celano dei bambini, che nel primo capitolo, fin quasi alla fine, erano creduti solamente scomparsi in seguito alla tragedia, probabilmente rapiti dal carnefice.
Insomma, sappiamo tutto quello che aveva reso il primo 'Sinister', per me, uno degli horror più belli degli ultimi 10 anni...e quindi? Vi domanderete tutti cosa ci sia che rende questo film apprezzabile...beh :
1. La sceneggiatura, ottima (Poi io Scott Derrickson ho avuto modo di conoscerlo virtualmente e la trovo una persona straordinaria e non mi aspettavo di meno dalla sua mente geniale)
2. Il Cast : Bravi tutti. La Sossamon e Ransone deliziosi e i bambini inquietanti
3. La fotografia e le musiche
4. Le ambientazioni
5. Lo Pseudo-Colpo di scena finale

Cosa invece lo rende inferiore rispetto al primo?
1. Il cambio di regia
2. L'assenza di quel mostro sacro che è Ethan Hawke (che io AMO con tutto il cuore)
3. L'inaspettato twist finale


Quindi, guardatelo e fatemi sapere!


Ps. Ci tenevo a dire che io non rileggo mai le mie recensioni perché scrivendo di getto riesco a trasporre meglio i miei sentimenti e le sensazioni. Quindi vi chiedo perdono in caso trovaste 'orrori' di qualsiasi genere ;)

giovedì 21 gennaio 2016

Creep

USA (2014)


Regia di Patrick Brice

Cast  Patrick Brice








Debutto alla regia di Patrick Brice. Film horror indipendente, infatti dietro alla regia e alla sceneggiatura ci sono i due protagonisti stessi.
Il film ha una durata di 78 minuti circa (cosa che secondo me lo ha penalizzato un pochino, forse).

Non mi sono ancora fatta un'idea ben chiara riguardo questo film.
Inizio col dirvi che si tratta di un found footage (ci tengo a precisarlo perché so che molti di voi questo genere non lo sopportano più eheh) e che ci sono solo due personaggi in tutto il film (cosa che invece mi è piaciuta molto).
C'è da dire di sicuro che mai titolo fu più azzeccato. E' un film strambo, inquietante e sgradevole (non nel senso più negativo del termine). 
Non vi saprei dire se mi è piaciuto o meno a dire il vero. I due registi/sceneggiatori/attori sono entrambi molto bravi e convincenti e per essere un esordio alla regia devo ammettere che è davvero ben fatto. Però c'è poco spazio d'azione. La prima parte del film sembra interminabile, anche se forse serve a incrementare la curiosità dello spettatore, ma quando si entra nel vivo della vicenda si conclude tutto in pochissimo tempo. 
Mi è piaciuto il finale, anche se secondo me era abbastanza prevedibile. 
Un plauso speciale va a Mark Duplass (josef) che riesce ad interpretare perfettamente la figura dello stramboide (aiutato molto dal suo viso...amico, saresti inquietante anche se parlassi del tempo..ed è un complimento!).
E' sicuramente un film diverso dal solito ed è per questo che non mi sento proprio di bocciarlo. Poi ci sono diversi momenti di suspance che ho gradito e considerando l'attuale panorama horror, direi che è grasso che cola!
Ho letto che potrebbe esserci un seguito, ma non saprei cosa pensare a riguardo. Da un lato sono curiosa di conoscere meglio la storia dello 'strambo', dall'altra ho paura si riveli una scopiazzatura del precedente. Bon, staremo a vedere! 

Bedevilled

COREA DEL SUD (2010)


Regia di Jang Cheol-soo


Cast  Seo Young-hee, Ji Sung-won, Park Jeong-hak, Baek Su-ryun, Bae Sung-woo, Oh Yong, Lee Ji-eun, Kim Gyeong-ae, Son Yeong-sun, Lee Myeong-ja, Yu Sun-cheol







Opera prima Jang Cheol-soo (che ha affiancato alla regia in diversi film il grandissimo Kim Ki-duk) che ha ricevuto un grandissimo successo in Corea ed è stato apprezzatissimo dalla critica.


Ultimamente tendo ad essere un po' masochista a livello inconscio e scelgo di guardare film che mi colpiscono come un pugno alla bocca dello stomaco.
Però questo, al contrario di 'Tore Tanzt' (di cui parlai nel post precedente), vede protagonista una donna che rifiuta di diventare una 'martire'.
In realtà le protagoniste sono due amiche che si trovano agli antipodi : Una è una donna in carriera di Seoul e l'altra è una povera contadina che vive in una piccola isola lontana da tutto e da tutti.
Io definirei questo film come il film dell'ignavia e della redenzione finale.
Tutto quello che accade potrebbe essere evitato se solo i personaggi non fossero tutti così omertosi. 
Nessuno parla di fronte a tradimento, violenza fisica e psichica, degrado e...persino di fronte alla morte. La tragedia è inevitabile e, passatemelo, giustificabile.
Un film straziante in cui il buono è destinato a soccombere, ma non senza aver prima insegnato una grandissima lezione di vita a chi riuscirà a sopravvivere. 
E' un film sporco, un viaggio nel degrado dell'essere umano. Ci sono alcune scene molto cruente visivamente parlando, ma che sono nulla di fronte all'umiliazione psicologica a cui è sottoposta una delle due protagoniste.
Quest'ultima è di un'intensità pazzesca. Brava, anzi no, bravissima..da restare a bocca aperta.
Ho odiato invece la co-protagonista, una donna passiva e incapace di prendere una posizione.
Il regista comunque non ci risparmia nemmeno uno dei lati oscuri degli esseri umani. I personaggi che costellano questa pellicola sono uno peggio dell'altro e si muovono un un mondo che è più marcio di loro. Paradossalmente, l'unico tra questi a rappresentare uno spiraglio di bontà, è quello che ricopre un ruolo che tutti definiremmo moralmente deprecabile (non dico quale ruolo di preciso per evitare un mega spoiler).

Che dirvi, più conosco il cinema horror/thriller Sud Coreano più mi convinco che non ci sia proprio storia. Non sbagliano quasi mai (diciamo che ne sbagliano 1 su 1000 va) e riescono a tirarti su storie pazzesche con 4 personaggi in croce. Fantastici. Mi spiace molto per chi non guarda film sottotitolati, perché perde davvero tantissimo.

lunedì 18 gennaio 2016

Tore Tanzt ( Nothing Bad Can Happen)

GERMANIA (2013)



Regia di Katrin Gebbe


Cast Julius Feldmeier, Sascha Alexander Gersak, Annika Kuhl, Swantje Kohlhof, Til-Niklas Theinert







Debutto cinematografico per Katrin Gebbe è stato presentato al Festival di Cannes nel 2013 ed ha ricevuto critiche miste. 
Film controverso non per tutti i palati, tratto da una storia realmente accaduta.


Se vi dicessi che ho ancora una lacrimuccia pronta ad uscire mi credereste?
Più che un horror in senso stretto è un film drammatico dalle tinte horror. Ma qui si parla di un orrore fin troppo reale, un orrore fatto di volti comuni e nomi. E' questo forse che spaventa di più, almeno per quanto riguarda me.
Il protagonista è B-R-A-V-I-S-S-I-M-O e per quanto io sia un'atea convinta e non sopporti i fanatici religiosi, mi sarei voluta catapultare oltre lo schermo per abbracciarlo.
La violenza a cui è sottoposto Tore (il giovane protagonista) non è solo fisica, ma soprattutto psicologica. Questo è un film che parla di povertà, violenza, odio, ma anche di perdono e coraggio.
Nel mare di sofferenza, Tore non perde mai la lucidità e la bontà che lo contraddistinguono dalla prima scena.
Si potrebbe dire che il film parli di un giovane e moderno martire...ma dovete visionare la pellicola per capire di cosa parlo.


Ecco, la lacrima si è fatta strada sul mio viso. Che film meraviglioso. Tanto bello quanto doloroso, non saprei come altro esprimermi. Non credo lo rivedrei, mi ha fatto troppo male, ma sono felice di averlo visto almeno una volta. Mi sento più 'ricca'.
Mi piacerebbe dire di più, ma non voglio rovinarvi nulla..

Ve lo consiglio, ma guardatelo solo se è una bella giornata e siete felici. NON guardatelo se siete già tristi e sconsolati.

sabato 9 gennaio 2016

The Vatican Tapes

USA (2015)



Regia di  Mark Neveldine 

Cast olivia Taylor Dudley, Kathleen Robertson, Michael Pena, Dougray Scott, John Patrick Amedori, Peter Andersson, Djimon Hounsou






La vita della giovane Angela viene sconvolta da una serie di strani accadimenti. Non ci vorrà molto prima di capire che la povera donna è posseduta da un'entità demoniaca. Solo un esorcismo potrà salvare la sua vita...o forse no?




Nutrivo grandissime aspettative per questo film. Ne avevo sentito parlare molto bene (In America è uscito l'estate scorsa e quindi ero riuscita a leggere qualcosa a riguardo). E invece...che delusione!
Nonostante un buon cast e una protagonista che ho trovato davvero molto brava ed adatta alla parte, il film è stato, per me chiaramente, un flop totale.
il film parte molto bene, ma ci si accorge in breve tempo che purtroppo il regista non riuscirà a mantenere le alte premesse.
Ci sono alcune scene fin troppo telefonate e alcuni momenti per nulla originali. 
il film dura ben 91 minuti...91 minuti di nulla. 
Non coinvolge, non spaventa, è del tutto prevedibile.
Il finale è totalmente superfluo e non fa altro che seguire credenze popolari/religiose (ma non voglio entrare in merito perché io di religione ne so ben poco).
Mentre nel bellissimo 'The Taking of Deborah Logan' la possessione avviene in maniera graduale, tanto da tenerti incollata allo schermo, in questo caso si passa dall'idillio alla follia.
Come dicevo all'inizio, bravi gli attori, ma caratterizzati malissimo! Dico bravi perché li ho visti anche in altri film e mi sono sempre piaciuti, mi fossi dovuta basare su questo film non avrei proprio saputo cosa dire. Tranne la protagonista, gli altri sembra stiano lì tanto per riempire la scena. Completamente piatti e incastrati in un personaggio stereotipato.
I dialoghi imbarazzanti e privi di pathos. Insomma, una tragedia.
E mi dispiace molto, perché non amo parlare male dei film..cerco sempre di trovare del buono, ma in alcuni casi non c'è nulla o quasi da salvare.
Che occasione sprecata!!! Una buona fotografia e delle belle ambientazioni sprecate così. 
Di Neveldine avevo visto solo il sequel di 'Ghost Rider' che, per essere un filmetto un po' così, non era stato malaccio. 
Mi consola il fatto che ad essere d'accordo con me siano in molti. Temevo di essere io di troppe pretese e invece, a quanto pare, anche altri amanti dell'horror sono rimasti estremamente delusi.
Parliamoci chiaro, non è di certo il peggior film visto negli ultimi anni, ma non lo consiglierei a nessuno né gli dedicherei una seconda visione.