lunedì 24 novembre 2014

Ouija

USA (2014)





Regia di  Stiles White



Cast Olivia Cooke, Ana Coto, Daren Kagasoff, Douglas Smith, Bianca A. Santos





Debbie e Laine sono amiche fin dalla tenera età. Le due giocavano spesso con una tavola Ouija [Tavola munita di lettere utilizzata per comunicare con i morti].

Anni dopo Debbie cerca di bruciare la tavola buttandola nel camino. La ragazza è evidentemente spaventata quando Laine va a farle visita, ma impedisce comunque all'amica di entrare in casa sua. 
Tornata in camera sua, Debbie trova la tavola ancora intatta sul suo letto. Dopo qualche istante si impicca.
Laine non trova pace e coinvolge così un gruppo di amici in una seduta spiritica utilizzando proprio la tavola Ouija di Debbie. I ragazzi si riuniscono in casa della defunta (i genitori erano partiti subito dopo il funerale) e si mettono in contatto con uno spirito che si identifica con una semplice D.
Tutti credono si tratti di Debbie ma, spaventati a morte, interrompono comunque la seduta.
Dopo una serie di strani eventi, i ragazzi tornano a riunirsi per effettuare una seconda seduta e le cose prendono una decisiva brutta piega.










Partiamo dal presupposto che si tratta di una grande produzione destinata al cinema e quindi ai grandi numeri. In virtù di ciò c'era da aspettarsi fosse una di quelle pellicole abbastanza patinate, quelle che io chiamo "Americanate" (non dandogli un connotato né negativo né positivo).
E' un film che si lascia guardare e che non richiede troppa attenzione. Semplice nel suo schema e non troppo originale.
Gli attori, sebbene molto giovani e di "primo pelo", sono abbastanza bravi e credibili.
Fotografia molto buona anche se alcune scene sono fin troppo buie e, se mi seguite da un po', saprete perfettamente che i momenti di buio mi annoiano un po'.
Prevedibile, per quanto mi riguarda, il twist finale, anche se abbastanza d'effetto, lo ammetto.


[SPOILER]

Non dico di non aver apprezzato la parte in cui si scopre che lo spirito cattivo è in realtà quello di una bambina che era stata uccisa dalla madre perché appunto pericolosa e spietata. Il quale viene poi "liberato" tragicamente dalla protagonista, ma..MA..mi ha ricordato non poco "The Ring" (Per chi non lo avesse visto o non ricordasse : la protagonista tira fuori dal pozzo lo scheletro di Samara pensando che liberandola le avrebbe regalato la pace e invece le da solo un'ulteriore possibilità di uccidere. In "Ouija" invece la protagonista trova il corpicino della bambina in un'intercapedine).

Il finale che lascia presagire che purtroppo la protagonista sarà la prossima vittima degli spiriti è davvero iper-scontato, ma da quell'effetto che tanto piace al grande pubblico e quindi possiamo anche perdonarlo al regista.


[FINE SPOILER]


In conclusione, è un film che spicca in questo mare di disastri horror che gli anni 2000 ci hanno 'regalato' e quindi ve lo consiglio.







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