giovedì 20 novembre 2014

Jessabelle

USA (2014)




Regia di Kevin Greutert



Cast  Sarah Snook, Joelle Carter, Mark Webber, David Andrews, Chris Ellis, Amber Stevens




Jessabelle sta per andare a vivere con il suo ragazzo del quale è incinta. Durante il trasloco la coppia rimane vittima di un terribile incidente nel quale perdono la vita il fidanzato di Jessie e il suo bambino mai nato.
Jessie, rimasta paralizzata, torna a vivere da suo padre in Louisiana nella casa in cui sua madre morì 21 anni prima.
La ragazza ritrova vecchi nastri registrati da sua madre mentre era incinta proprio di lei. La donna riprendeva sé stessa avendo scoperto di avere un cancro al cervello e volendo lasciare quindi qualche ricordo a sua figlia.
Ma c'è qualcosa che non va in quelle cassette e Jessie scopre di non essere mai completamente sola.
Inizia così per lei un incubo da cui non sa se mai riuscirà ad uscire.







Che bella la Louisiana. Ma proprio bella, bella e suggestiva.

Il film.
Le prime scene mi avevano convinta molto poco. Mi aveva dato la sensazione di essere il classico B-movie girato con la unica speranza di ricavarci due soldi.
Invece dal momento in cui la protagonista si sposta nella casa situata tra le paludi, cambia tutto.
C'è anche un radicale cambio della fotografia che io personalmente non mi spiego, ma tant'è. 
Ottime le atmosfere e bravi (quasi) tutti gli attori.
Ci sono alcune scelte di regia inspiegabili e qualche incongruenza. Per esempio, Jessie è paralizzata (non in maniera definitiva), ma alcune volte con l'aiuto di un'altra persona o di un appoggio materiale riesce a muoversi, altre invece proprio niente. E' davvero poco plausibile.
Sempre poco plausibili sono le posizioni che la donna assume con le gambe quando non è sulla sedia a rotelle : Teoricamente le gambe dovrebbe non sentirle e invece mantiene sempre una posizione quasi da sirenetta, composta e naturale. In ogni caso questi dettagli non influiscono in maniera decisiva sull'andamento del film e quindi si possono perdonare.
Quello che invece non posso perdonare al regista è di aver fatto un film molto bello con un finale che stronca il tutto.



[SUPER SPOILER VI HO AVVISATI]


C'è questo mistero insoluto riguardante il ritrovamento dei resti di una bimba di colore, seppelliti 25 anni prima proprio nel giorno in cui Jessabelle sarebbe nata e posti sotto una piccola lapide che reca proprio il nome "Jessabelle".
C'è Jessie che non sa più chi sia. Suo padre è morto e non può aiutarla. Nessuno intorno vuole avere a che fare con lei. Ha questa presenza costante che la tortura e aggredisce. Insomma ci sono tutti gli elementi migliori per tirar fuori un gran finale. E INVECE. Si scopre banalmente che quella che lei credeva sua madre, 25 anni prima, aveva dato alla luce una bimba di colore che stava a testimoniare il suo tradimento nei confronti del marito. L'uomo, impazzito, aveva ucciso la bambina e poi sparato a Moses, l'uomo con cui la moglie aveva una relazione. Aveva poi adottato questa bambina bianca per coprire tutta la faccenda.
Ma santo cielo. La bimba era nata in ospedale, tutti avevano visto che era nera, come poteva pensare di coprire l'omicidio e il tradimento prendendo con se una bimba bianca? Ho trovato questo elemento veramente poco credibile e me ne sono rammaricata assai.
Poi, non bastasse, arrivano i due fantasmi della madre di Jessabelle, che si era sparata in testa anni prima, e di Moses. I due incredibilmente corporei e drammaticamente poco eterei spingono la protagonista nel lago all'urlo di "Jessabelle deve avere quel che è suo".
Che ve lo dico a fare. Jessie finisce nella palude e lo spirito della vera Jessabelle prende il suo posto.
La frase ad effetto finale mi ha poi fatto cadere le braccia.


[FINE SPOILER]


Il film non è affatto male, non dico questo, anzi. Tre Quarti della pellicola sono godibilissimi, il problema, a parer mio  vorrei precisare, risiede solo nel finale magari un po' affrettato e scontato.
Mi sento in ogni caso di consigliarvelo senza troppe pretese.







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