USA (2002) Regia di William Malone Cast Stephen Dorff, Natascha McElhone, Stephen Rea, Udo Kier, Amelia Curtis, Jeffrey Combs
Quattro cadaveri vengono rinvenuti a New York. A legare le quattro morti c'è un sito, Paura.com, visitato da tutti e quattro due giorni prima della morte. Iniziano le indagini e gli stessi detective ne resteranno vittime. Partiamo dal cast. Nulla da eccepire ai protagonisti e la comparsata (un po' più che comparsata, ma vabé) di Udo Kier mi è piaciuta assai. La scelta della fotografia è molto particolare ed impegnativa. Il regista ha prediletto colori freddi e scuri, cosa che allo spettatore può anche non piacere. A me per esempio è piaciuto per la prima mezz'ora di film, poi è+ diventata pesante. Anche la scelta di inserire tutti quei flash "terrificanti" è abbastanza azzardata. Difficile da seguire. A volte questi flash sono troppo lunghi e stancano chi guarda il film. Non dico non siano d'impatto, ma sono troppi e troppo veloci. Nel complesso il film non è male. L'idea mi ha entusiasmato parecchio, ma la realizzazione è stata un po' deludente, diciamoci la verità. Cupo oltre il limite, ha osato troppo. Belli i colori freddi, ma lo spettatore non deve stancarsi né aver voglia di distogliere lo sguardo. Voto 6/10
USA (2013) Regia di Kimberly Peirce Cast Chloe Grace Moretz, Julianne Moore, Judy Greer, Gabriella Wilde, Portia Doubleday, Ansel Elgort Carrie è una ragazza chiusa, ma dolce che subisce quotidianamente lo scherno dei compagni di classe. Figlia di una donna estremamente religiosa, conosce poco del mondo che la circonda. Dopo un episodio grave, che vede Carrie insultata e vessata pesantemente dalle sue compagne di scuola, Sue, anch'essa facente parte del gruppo, si pente e chiede al suo ragazzo di portare Carrie al ballo della scuola per regalarle un momento di gioia e serenità. La nostra Carrie scopre nel frattempo di avere dei poteri legati alla telecinesi e se ne appassiona. Arrivato il giorno del ballo, Carrie ed il suo cavaliere vengono eletti reginetta e re della festa. Ma la felicità legata al momento dura ben poco, in quanto la perfida Chris, nemica giurata di Carrie, le giocherà uno scherzo terribile che spingerà la ragazza a cercare vendetta.
Curiosità : La prima scelta della regista fu da subito Cloe Moretz, mentre Stephen King (forse ubriaco, NDA) desiderava che la parte di Carrie venisse assegnata a Lindsay Lohan. Ma quest'ultima, fortunatamente, non venne mai contattata. Il film non intende ricalcare il successo del "Carrie" di De Palma, bensì si ispira prettamente al libro. Il film doveva uscire negli stati uniti in Marzo, ma poi la proiezione è slittata al 2013. In Italia invece il ritardo si è trattato di pochissimi giorni, ossia dal 9 al 16 di gennaio. Ordunque, Vi premetto che analizzerò il film nella sua più totale interezza, perciò se non avete mai sentito parlare della storia di "Carrie", probabilmente dovreste fermarvi qui. Ma confido nel fatto che tutti abbiate visto almeno una volta nella vita il "Carrie" di De Palma o che abbiate letto il libro di King. Pur non essendo un remake in senso stretto del precedente, qui si parla di cinema e perciò io andrò ad analizzare aspetti innovativi e richiami al più vecchio. Analogie e differenze e via discorrendo. Mentre nella versione del 1976 le cose iniziano in medias res, abbiamo qui una sequenza rappresentante la turbolenta nascita di Carrie. Margaret White, ignara di quel che le sta succedendo, si dibatte nel suo letto circondata da un mare di sangue. E' convinta che quello che le sta succedendo sia sintomo di morte imminente. E invece, vediamo la pargoletta uscire dal ventre materno. Qui un'immagine che sarà la chiave del rapporto tra Carrie e la madre : Margaret impugna un paio di forbici ed istintivamente tenta di pugnalare il bebè, senza riuscirci. L'amore materno vince sulla follia religiosa. Scena breve, ma di fortissimo impatto. Ci presenta Margaret per quello che è in pochissimi minuti. A tal proposito, il mio timore era che, essendo la Moore bella da impazzire ed elegante anche nel portar fuori la spazzatura, il suolo di Margaret venisse denaturato al massimo. E invece, diamine, la Moore riesce ad incarnare perfettamente la follia e la brama religiosa. Il capello un po' in disordine, pochissimo trucco, abiti dismessi. Perfetta. Incontriamo ora la nostra Carrie. Diciamocelo, la Moretz è un po' troppo carina per quel ruolo (Scusami Sissy Spacek, non volevo offenderti..ma...MA) e la faccenda mi ha fatto storcere un pochino il naso. Però signori miei, la scena della doccia, quando a Carrie viene il primo ciclo, e lei non sapendone nulla, pensa di star morendo dissanguata...IL TOP. Brava Chloe, tutti i miei dubbi sono svaniti mentre ti trascinavi nella doccia, sporca di sangue e terrorizzata. Mi ha convinto poco la faccenda della telecinesi. In De Palma la cosa era molto casuale e probabilmente era questo suo non rendersene conto a rendere il tutto ancora più spaventoso. Qui abbiamo una Carrie degli anni duemila, che può fare ricerche su internet e capirne di più. Vediamo una Carrie che cerca di imparare ad usare i suoi poteri e ne è felice, mentre quella del 1976 non lo era per nulla. Una differenza abissale sta nel modo di comportarsi di Carrie nei confronti della madre. E non dico che sia un male, ma semplicemente mi ha lasciato basta. Qui Carrie tenta di ribellarsi alla madre da quasi subito. Non è la ragazza sottomessa che avevamo conosciuto, o almeno, lo è, ma lotta e litiga con sua madre. Usa i suoi poteri per prevaricarla (quando usa le manine per muovere le cose è un po' buffa, devo ammetterlo) e prepara il suo vestito per il ballo tutta sorridente e incurante di sua madre. Il fatto che la regista sia donna (e che donna) ha fatto si che la figura femminile fosse esplorata maggiormente. Non è semplice da spiegare, ma mentre la prima era una Carrie distante, alla quale non ci affezionava, ma al limite poteva suscitare solo pietà, questa è una Carrie "viva", rappresentata a tutto tondo. E diciamo che questo è un lato del film che ho apprezzato maggiormente. Anche i ruoli e le intenzioni degli altri personaggi sono tratteggiate meglio. Non ci serve intuire quello che accadrà e perché, qui è tutto spiegato e la storia viene sottolineata dai tratti psicologici dei personaggi. Bella scelta Kimberly. Arriviamo così all'apoteosi : Il Finale. Quello di De Palma era probabilmente più ridotto all'osso in quanto nel 1976 gli effetti speciali erano decisamente inferiori. Qui invece la sequenza della furia di Carrie al ballo è più lunga e prosegue anche per le vie della città. Non è una Carrie impassibile. Sa chi colpire e sa perché. Le scene di morte sono veritiere e ben congegniate. E lei riveste benissimo quei panni di vendicatrice folle (e io che avevo paura non ci sarebbe riuscita). Mi ha un po' infastidito quella punta di buonismo che non abbiamo nel primo film. La Carrie di De Palma non aveva pietà per nessuno, nemmeno per chi non le aveva fatto nulla. Questa si. Dopo la strage, Carrie, sotto shock, torna a casa dove ad attenderla c'è la madre che ormai folle, tenta di ucciderla volendola liberare dal peccato. Carrie, ricorrendo nuovamente ai suoi poteri, si difende, uccidendo così sua mamma. Ma il geniale sta nel come : Carrie fa si che una serie di lame si precipitino sulla madre, schiacciandola e inchiodandola al muro in una posizione che ci ricorda un Cristo sulla croce. Una scena BELLISSIMA, credetemi. Ma subito dopo averla uccisa corre a liberare il corpo dalle lame e la stringe a se. Arriva Sue che cerca di salvarla portandola via con se, ma ormai è tutto inutile. Carrie disperata provoca il crollo della casa che la seppellisce insieme a sua madre. Si svolge un processo e vediamo Sue che cerca di spiegare come andarono i fatti quella notte. Questo in De Palma non lo troviamo e secondo me è un po' gratuita come scena. Stacco. Sue è al cimitero davanti alla tomba di Carrie deturpata da orribili scritte. Posa un fiore davanti alla lapide e se ne va. Pochi istanti dopo, eccovi l'americanata per la quale avrei picchiato la regista : Si avverte un urlo e la lapide si spacca a metà. Nel complesso l'ho trovato un bellissimo film. Andrebbe guardato senza aspettarsi le atmosfere di De Palma, sicuramente più cupe e scarne. Ma qui siamo nel 2013 e quindi tutti i personaggi sono caratterizzati secondo le abitudini e lo stile del momento. Penso che se non avessi visto quello del 1976, non ci avrei messo cinque minuti a giudicare questo uno dei miei preferiti. Ma, lo zampino del troppo nuovo si è sentito..e come. La Moretz e la Moore comunque sono state splendide. Mi sono piaciuti un po' meno gli altri personaggi. L'ambiente scolastico mi ricordava troppo Mean Girls e la preparazione al ballo dei ragazzi e delle ragazze della scuola, sapeva troppo di Gossip Girl, ma il trend è questo e non ci si può fare nulla. Vorrei ricordarvi che la regista Kimberly Peirce, vinse un Oscar per il film "Boys Don't Cry". Non è horror, ma se non lo avete mai visto, ve lo consiglio vivamente. Voto per questa nuova Carrie : 7.5/10
COREA DEL SUD (2003) Regia di Ji woon-Kim Cast Kap Su-kim, Jung-ah Yum, Su yeong-Lim, Geun yeung-Mun
Uscito in Corea nel 2003, arriva in italia nel 2004. Il film è ispirato ad un romanzo coreano, "Janghwa Hongreyon-jon". Il film ha vinto due premi rispettivamente nel 2003 e nel 2004. Del film esiste anche un remake, "the Uninvited", girato nel 2009. Il film fu ben accolto dalla critica. Quasi nulli furono i pareri negativi. Dopo un breve periodo passato in una clinica per malattie mentali, due sorelle tornano a casa. Ad attenderle ci sono il padre e la nuova matrigna. Anche se le apparenze sono buone, i rapporti tra questa e le due ragazze sono molto difficili. Inoltre pare esserci una presenza in casa di cui nessuno, a parte le sorelle, si accorge. Un film molto criptico, di cui è difficile intuire il finale. A parer mio veramente bello e da indicare come un classico del cinema orientale. Persino una volta svelato il finale, riesce difficile capire il tutto. Ma una volta compreso ci si accorge di essere di fronte ad un piccolo capolavoro. Mantenendo una tensione costante, il film ti invoglia a non perdere nemmeno un singolo istante della storia. Meravigliosi gli attori, suggestiva l'ambientazione. L'inizio è forse un po' lento, ma il finale fa si che gli si perdona questa pecca piccina. Io ve lo consiglio caldamente, poi fate voi. Voto 8/10