sabato 23 gennaio 2016

Sinister II

USA/CANADA/UK (2015)



Regia di Ciaran Foy


Cast  James Ransone, Shannyn Sossamon, Robert Daniel Sloan, Dartanian Sloan, Lea Coco, Tate Ellington, John Beasley








Il film vede protagonista l'ormai Ex vice sceriffo che avevamo già incontrato nel primo capitolo e una donna e i suoi due figli in fuga da un marito violento.
Premetto che si vede che non c'è la mano di Scott Derrickson alla regia, che in questo caso si è però occupato del soggetto (e quello si che si vede! per fortuna..!).
Il film segue fedelmente la linea del suo predecessore, ma non ne eguaglia la suspense ahimè. 
E' complessivamente un buon film, recitato molto bene (i bambini protagonisti sono davvero bravissimi) e non delude nella parte riguardante le celebri morti impresse su pellicola (chi ha visto il primo avrà sicuramente capito a cosa mi riferisco).
Ahimè, come ogni sequel, non ha quell'effetto a sorpresa che rende i 'primi' così straordinari.
Qui sappiamo già molto di Bughuul (diciamo praticamente tutto oramai) e conosciamo già la sorte che spetterà alle famiglia che avranno la sfortuna di andare a vivere nel luogo di un precedente massacro (e di abbandonarlo in seguito). Soprattutto sappiamo che dietro ai massacri si celano dei bambini, che nel primo capitolo, fin quasi alla fine, erano creduti solamente scomparsi in seguito alla tragedia, probabilmente rapiti dal carnefice.
Insomma, sappiamo tutto quello che aveva reso il primo 'Sinister', per me, uno degli horror più belli degli ultimi 10 anni...e quindi? Vi domanderete tutti cosa ci sia che rende questo film apprezzabile...beh :
1. La sceneggiatura, ottima (Poi io Scott Derrickson ho avuto modo di conoscerlo virtualmente e la trovo una persona straordinaria e non mi aspettavo di meno dalla sua mente geniale)
2. Il Cast : Bravi tutti. La Sossamon e Ransone deliziosi e i bambini inquietanti
3. La fotografia e le musiche
4. Le ambientazioni
5. Lo Pseudo-Colpo di scena finale

Cosa invece lo rende inferiore rispetto al primo?
1. Il cambio di regia
2. L'assenza di quel mostro sacro che è Ethan Hawke (che io AMO con tutto il cuore)
3. L'inaspettato twist finale


Quindi, guardatelo e fatemi sapere!


Ps. Ci tenevo a dire che io non rileggo mai le mie recensioni perché scrivendo di getto riesco a trasporre meglio i miei sentimenti e le sensazioni. Quindi vi chiedo perdono in caso trovaste 'orrori' di qualsiasi genere ;)

giovedì 21 gennaio 2016

Creep

USA (2014)


Regia di Patrick Brice

Cast  Patrick Brice








Debutto alla regia di Patrick Brice. Film horror indipendente, infatti dietro alla regia e alla sceneggiatura ci sono i due protagonisti stessi.
Il film ha una durata di 78 minuti circa (cosa che secondo me lo ha penalizzato un pochino, forse).

Non mi sono ancora fatta un'idea ben chiara riguardo questo film.
Inizio col dirvi che si tratta di un found footage (ci tengo a precisarlo perché so che molti di voi questo genere non lo sopportano più eheh) e che ci sono solo due personaggi in tutto il film (cosa che invece mi è piaciuta molto).
C'è da dire di sicuro che mai titolo fu più azzeccato. E' un film strambo, inquietante e sgradevole (non nel senso più negativo del termine). 
Non vi saprei dire se mi è piaciuto o meno a dire il vero. I due registi/sceneggiatori/attori sono entrambi molto bravi e convincenti e per essere un esordio alla regia devo ammettere che è davvero ben fatto. Però c'è poco spazio d'azione. La prima parte del film sembra interminabile, anche se forse serve a incrementare la curiosità dello spettatore, ma quando si entra nel vivo della vicenda si conclude tutto in pochissimo tempo. 
Mi è piaciuto il finale, anche se secondo me era abbastanza prevedibile. 
Un plauso speciale va a Mark Duplass (josef) che riesce ad interpretare perfettamente la figura dello stramboide (aiutato molto dal suo viso...amico, saresti inquietante anche se parlassi del tempo..ed è un complimento!).
E' sicuramente un film diverso dal solito ed è per questo che non mi sento proprio di bocciarlo. Poi ci sono diversi momenti di suspance che ho gradito e considerando l'attuale panorama horror, direi che è grasso che cola!
Ho letto che potrebbe esserci un seguito, ma non saprei cosa pensare a riguardo. Da un lato sono curiosa di conoscere meglio la storia dello 'strambo', dall'altra ho paura si riveli una scopiazzatura del precedente. Bon, staremo a vedere! 

Bedevilled

COREA DEL SUD (2010)


Regia di Jang Cheol-soo


Cast  Seo Young-hee, Ji Sung-won, Park Jeong-hak, Baek Su-ryun, Bae Sung-woo, Oh Yong, Lee Ji-eun, Kim Gyeong-ae, Son Yeong-sun, Lee Myeong-ja, Yu Sun-cheol







Opera prima Jang Cheol-soo (che ha affiancato alla regia in diversi film il grandissimo Kim Ki-duk) che ha ricevuto un grandissimo successo in Corea ed è stato apprezzatissimo dalla critica.


Ultimamente tendo ad essere un po' masochista a livello inconscio e scelgo di guardare film che mi colpiscono come un pugno alla bocca dello stomaco.
Però questo, al contrario di 'Tore Tanzt' (di cui parlai nel post precedente), vede protagonista una donna che rifiuta di diventare una 'martire'.
In realtà le protagoniste sono due amiche che si trovano agli antipodi : Una è una donna in carriera di Seoul e l'altra è una povera contadina che vive in una piccola isola lontana da tutto e da tutti.
Io definirei questo film come il film dell'ignavia e della redenzione finale.
Tutto quello che accade potrebbe essere evitato se solo i personaggi non fossero tutti così omertosi. 
Nessuno parla di fronte a tradimento, violenza fisica e psichica, degrado e...persino di fronte alla morte. La tragedia è inevitabile e, passatemelo, giustificabile.
Un film straziante in cui il buono è destinato a soccombere, ma non senza aver prima insegnato una grandissima lezione di vita a chi riuscirà a sopravvivere. 
E' un film sporco, un viaggio nel degrado dell'essere umano. Ci sono alcune scene molto cruente visivamente parlando, ma che sono nulla di fronte all'umiliazione psicologica a cui è sottoposta una delle due protagoniste.
Quest'ultima è di un'intensità pazzesca. Brava, anzi no, bravissima..da restare a bocca aperta.
Ho odiato invece la co-protagonista, una donna passiva e incapace di prendere una posizione.
Il regista comunque non ci risparmia nemmeno uno dei lati oscuri degli esseri umani. I personaggi che costellano questa pellicola sono uno peggio dell'altro e si muovono un un mondo che è più marcio di loro. Paradossalmente, l'unico tra questi a rappresentare uno spiraglio di bontà, è quello che ricopre un ruolo che tutti definiremmo moralmente deprecabile (non dico quale ruolo di preciso per evitare un mega spoiler).

Che dirvi, più conosco il cinema horror/thriller Sud Coreano più mi convinco che non ci sia proprio storia. Non sbagliano quasi mai (diciamo che ne sbagliano 1 su 1000 va) e riescono a tirarti su storie pazzesche con 4 personaggi in croce. Fantastici. Mi spiace molto per chi non guarda film sottotitolati, perché perde davvero tantissimo.

lunedì 18 gennaio 2016

Tore Tanzt ( Nothing Bad Can Happen)

GERMANIA (2013)



Regia di Katrin Gebbe


Cast Julius Feldmeier, Sascha Alexander Gersak, Annika Kuhl, Swantje Kohlhof, Til-Niklas Theinert







Debutto cinematografico per Katrin Gebbe è stato presentato al Festival di Cannes nel 2013 ed ha ricevuto critiche miste. 
Film controverso non per tutti i palati, tratto da una storia realmente accaduta.


Se vi dicessi che ho ancora una lacrimuccia pronta ad uscire mi credereste?
Più che un horror in senso stretto è un film drammatico dalle tinte horror. Ma qui si parla di un orrore fin troppo reale, un orrore fatto di volti comuni e nomi. E' questo forse che spaventa di più, almeno per quanto riguarda me.
Il protagonista è B-R-A-V-I-S-S-I-M-O e per quanto io sia un'atea convinta e non sopporti i fanatici religiosi, mi sarei voluta catapultare oltre lo schermo per abbracciarlo.
La violenza a cui è sottoposto Tore (il giovane protagonista) non è solo fisica, ma soprattutto psicologica. Questo è un film che parla di povertà, violenza, odio, ma anche di perdono e coraggio.
Nel mare di sofferenza, Tore non perde mai la lucidità e la bontà che lo contraddistinguono dalla prima scena.
Si potrebbe dire che il film parli di un giovane e moderno martire...ma dovete visionare la pellicola per capire di cosa parlo.


Ecco, la lacrima si è fatta strada sul mio viso. Che film meraviglioso. Tanto bello quanto doloroso, non saprei come altro esprimermi. Non credo lo rivedrei, mi ha fatto troppo male, ma sono felice di averlo visto almeno una volta. Mi sento più 'ricca'.
Mi piacerebbe dire di più, ma non voglio rovinarvi nulla..

Ve lo consiglio, ma guardatelo solo se è una bella giornata e siete felici. NON guardatelo se siete già tristi e sconsolati.

sabato 9 gennaio 2016

The Vatican Tapes

USA (2015)



Regia di  Mark Neveldine 

Cast olivia Taylor Dudley, Kathleen Robertson, Michael Pena, Dougray Scott, John Patrick Amedori, Peter Andersson, Djimon Hounsou






La vita della giovane Angela viene sconvolta da una serie di strani accadimenti. Non ci vorrà molto prima di capire che la povera donna è posseduta da un'entità demoniaca. Solo un esorcismo potrà salvare la sua vita...o forse no?




Nutrivo grandissime aspettative per questo film. Ne avevo sentito parlare molto bene (In America è uscito l'estate scorsa e quindi ero riuscita a leggere qualcosa a riguardo). E invece...che delusione!
Nonostante un buon cast e una protagonista che ho trovato davvero molto brava ed adatta alla parte, il film è stato, per me chiaramente, un flop totale.
il film parte molto bene, ma ci si accorge in breve tempo che purtroppo il regista non riuscirà a mantenere le alte premesse.
Ci sono alcune scene fin troppo telefonate e alcuni momenti per nulla originali. 
il film dura ben 91 minuti...91 minuti di nulla. 
Non coinvolge, non spaventa, è del tutto prevedibile.
Il finale è totalmente superfluo e non fa altro che seguire credenze popolari/religiose (ma non voglio entrare in merito perché io di religione ne so ben poco).
Mentre nel bellissimo 'The Taking of Deborah Logan' la possessione avviene in maniera graduale, tanto da tenerti incollata allo schermo, in questo caso si passa dall'idillio alla follia.
Come dicevo all'inizio, bravi gli attori, ma caratterizzati malissimo! Dico bravi perché li ho visti anche in altri film e mi sono sempre piaciuti, mi fossi dovuta basare su questo film non avrei proprio saputo cosa dire. Tranne la protagonista, gli altri sembra stiano lì tanto per riempire la scena. Completamente piatti e incastrati in un personaggio stereotipato.
I dialoghi imbarazzanti e privi di pathos. Insomma, una tragedia.
E mi dispiace molto, perché non amo parlare male dei film..cerco sempre di trovare del buono, ma in alcuni casi non c'è nulla o quasi da salvare.
Che occasione sprecata!!! Una buona fotografia e delle belle ambientazioni sprecate così. 
Di Neveldine avevo visto solo il sequel di 'Ghost Rider' che, per essere un filmetto un po' così, non era stato malaccio. 
Mi consola il fatto che ad essere d'accordo con me siano in molti. Temevo di essere io di troppe pretese e invece, a quanto pare, anche altri amanti dell'horror sono rimasti estremamente delusi.
Parliamoci chiaro, non è di certo il peggior film visto negli ultimi anni, ma non lo consiglierei a nessuno né gli dedicherei una seconda visione.