giovedì 22 ottobre 2015

Reversal - Bound to Vengeance

USA (2015)


Regia di  José Manuel Cravioto

Cast  Tina Ivlev, Richard Tyson, Bianca Malinowski












Un bel Revenge movie dai tratti particolari.
Parto considerando il finale che mi ha particolarmente colpito. Ritengo che il regista abbia saputo cogliere i reali aspetti legati alla mente umana. Generalmente nei film si tende a tratteggiare il protagonista come pieno di misericordia, ricco solo di sentimenti positivi, incline al perdono ultimo.
Qui no. La protagonista si sporca le mani (non solo metaforicamente) fino all'ultimo fotogramma e non ha paura di farlo. La paura l'ha conosciuta tra le quattro mura in cui è rimasta rinchiusa per mesi. Quelle quattro mura in cui [SPOILER] la sua amata sorella minore ha perso la vita sotto i suoi occhi[FINE SPOILER].
Credo che per un carnefice non ci sia nulla di peggio del diventare improvvisamente vittima della sua preda. Ma cosa può colmare d'odio una persona più dell'aver subito un torto? La risposta è in questo film.
Il film è strutturato in maniera tale da apparire come un viaggio tra i gironi dell'inferno (mia personalissima interpretazione) che però non sono caratterizzati da diversi vizi, bensì da un progressivo peggioramento di quanto la protagonista si trova a fronteggiare.
Se la sua prigione iniziale poteva apparirle quanto di peggio potesse mai capitarle, verrà presto smentita da tutto quello che verrà a scoprire col progredire del film.

[SPOILER]
C'è da dire però che il twist finale era pressoché prevedibile. Almeno lo era per me. Con questo non voglio dire che non lo abbia gradito. Lo scoprire che la compagna di prigionia della protagonista, colei che ha perso la vita, è la sua stessa sorella, ti fornisce un mezzo in più per accettare la decisione finale presa dalla protagonista, ossia quella di portare a termine la sua vendetta.
Che la prigionia le abbia portato via la parte più umana lo si capisce dalla facilità con cui lei stessa tortura (il suo carceriere) e uccide chiunque le si pari sul cammino. Ma in una situazione così disperata non v'è spazio alcuno per la debolezza. No, lei deve riuscire a salvare tutte le altre vittime che come lei poco prima sono ancora rinchiuse in posti angusti. Questo perché deve poter perdonare a sé stessa il non essere riuscita a salvare sua sorella e questo può cercare di farlo solo salvando altre vite.
Ma se da un lato salva, dall'altro annienta.
Il culmine viene raggiunto nel momento in cui scopre con estremo dolore che dietro a tutto c'è il suo fidanzato, l'uomo che amava e di cui si fidava. Un tradimento imperdonabile che funge da goccia che fa traboccare un vaso pieno fino al limite.
[FINE SPOILER]

Tecnicamente parlando non ho proprio nulla da eccepire. Tutto come piace a me.
Ho adorato la protagonista. Bella e intensa.
Mi spaventa il fatto che questa narrata nel film è una realtà non troppo lontana dal vero. Potrebbe succedere a chiunque di essere rapito e rinchiuso per essere poi abusato. Questo aspetto così realistico rende il film ancora più claustrofobico e d'impatto.

Ve lo consiglio ovviamente!

1 commento:

  1. Prima recensione che ha capito il vero tema centrale del film : la morte della sorella minore tra atroci sofferenze. Condivido tutto.

    RispondiElimina