lunedì 25 maggio 2015

Altar

UK (2014)



Regia di Nick Willing


Cast  Matthew Modine, Olivia Williams, Antonia Clarke, Adam Thomas Wright, Steve Oram



Trailer




Come si dice 'Niente di nuovo sul fronte occidentale'. Esattamente.
Mi ripeto se esclamo CHE NOIA? E cosa debbo dirvi, sono due giorni che incappo in film soporiferi.
E' un vero peccato perché il cast è veramente ottimo. La coppia Williams-Modine funziona alla perfezione, ma...ma la storia è trita e ritrita.
Ci ritroviamo in questa casa probabilmente infestata da coloro che vi sono morti all'interno.

[SPOILER]

Non passano nemmeno 5 minuti che già si capisce dove il film vuole andare a parare. L'uomo a cui era appartenuta la casa era un artista e, guarda caso, anche Modine è un artista. Avete già capito, no? Beh, nell'arco di una giornata Modine è già posseduto dal folle pittore.
Mi sono detta 'Ok, banale..ma vediamo un po' che altro succede'. 
La povera figlia della coppia si ritrova faccia a faccia col fantasma della defunta moglie del pittore. Costei più che un fantasma, sembra un tentativo fallito di photoshop. Un fantasma realistico quanto un elefante che si finge un bassotto. Fantastico.
Entrano poi in scena una serie di personaggi bizzarri che hanno scritto in fronte 'Sono un imbecille' oppure 'Sono un fantasma, ma tu fammi comunque entrare in casa come nulla fosse'.
Ma la scena più bella di tutte, secondo me, è quella in cui Modine massaggia la Williams e, ossessionato dal sangue che gioioso sgorga da una sua ferita, le inonda la schiena di sangue per poi rincorrerla nel momento in cui questa si butta sotto la doccia essendosi accorta di tutto quel pastrocchio per poterla fotografare. Si, lo so sono stata molto contorta, ma mi auguro abbiate compreso. E se non avete compreso, meglio per voi.
Il finale non saprei ben spiegarvelo perché ero talmente annoiata che ho iniziato a giocare col cellulare, ma in sunto sia Modine che Williams sono posseduti e se ne vanno felici e contenti con gli pseudo-figli via verso una nuova vita.

[FINE SPOILER]

Ho guardato questo film con mia madre che tutta felice esclamava 'Ma che bello. Ti sta piacendo? a me si! Bello. Che atmosfere' e io che intanto volevo impiccarmi al lampadario.
Poi oh, che volete, a me queste ambientazioni cupe e ingrigite non piacciono, mi ammorbano.
Ah, chiaramente io parlo da iper appassionata, probabilmente ad occhio meno allenato questo potrebbe anche apparire il film del secolo. Quindi non vergognatevi in caso vi appassioni, non vi giudicherò.


Hey Willing, ma che sei parente di Gelb ('The Lazarus effect')?








domenica 24 maggio 2015

The Lazarus Effect

USA (2015)



Regia di David Gelb


Cast Mark Duplass, Olivia Wilde, Sarah Bolger, Evan Peters, Donald Glover




[Al posto della trama, vi lascio il trailer questa volta]






'Oh! ma dai! Un horror con Olivia Wilde e Evan Peters! Li adoro, non posso perdermelo'
Ecco, ho imparato a mie spese che guardare un film in base agli interpreti non sempre è una buona idea.
Ve lo dico chiaramente e a brutto muso : Secondo me hanno voluto riprendere e sviluppare (ma in che modo?) l'idea già lanciata nel film 'Linea Mortale', bellissimo film del 1990 [Beh, guardate questo appena citato piuttosto!]

Ma che noia! E poi è iper prevedibile in ogni singolo aspetto. Perfino lo pseudo Twist finale era intuibile.
L'idea di partenza l'ho trovata buona ed interessante, sebbene non originale, ma lo svolgimento del film è una tragedia.
Non riesco a salvare nulla di questa pellicola. 

[SPOILER]
Cari scienziati, avete condotto un esperimento su di un povero cane e costui è impazzito diventando feroce e intrattabile...cosa vi fa credere che condurre la stessa procedura su di un essere umano sia cosa buona e giusta. 'Eh, ma il capo ha agito per salvare l'amore della sua vita' ah beh, allora ok. Giusto.
Ma poi, altra cosa : Vi siete introdotti in un laboratorio in maniera clandestina. Avete fatto un pandemonio e siete rimasti lì per interminabili ore...ma dove stanno le guardi di sicurezza?
Cioè questi hanno fatto più casino di un'orda di Unni all'attacco e nessuno se n'è accorto.
Ad un certo punto poi il film se ne parte proprio per la tangente. olivia inizia ad ammazzare tutti uno ad uno e le sequenze mancano totalmente di pathos. 'Oh, ma ne è morto un altro! Ma quando? Ma dai, mica me ne ero accorta!' ecco, così.
Il finale poi. uuuh. L'unica sopravvissuta è convinta di poter ammazzare il demonio-Olivia con due misere siringhe (piene di che poi?) e tant'è che dopo una lunga lotta impari, riesce a colpirla.
Applausi, ovazioni, yeeeh è finito il film! NO. Irrompono dei pompieri e uno di questi abbraccia la povera sopravvissuta cercando di confortarla...ma....ta dàn! E' tutta un'allucinazione, il pompiere è Ilivia che se la ride e che spezza il collo alla pora roscia.
A questo punto uno spera sia finito davvero il supplizio e invece no. Ma non vi svelo l'ultima scena va. Sarò sadica e vi costringerò a vedere il film spinti dalla curiosità.
[FINE SPOILER]

Se cercate un film che faccia paura, andate oltre. Ma anche se state cercando un film con una bella trama, abbastanza piacevole, andate oltre. E andate oltre in ogni caso.

Davide Gelb, non ti conosco, ma un po' ti odio.

giovedì 14 maggio 2015

The Taking of Deborah Logan

USA (2014)








Regia di Adam Robitel


Cast Jill Larson, Anne Ramsay, Michelle Ang, Ryan Cutrona




Mia, Gavin e Luis stanno girando un documentario su Deborah Logan, un'anziana signora affetta da Alzheimer. La donna, inizialmente poco convinta del progetto, viene convinta da sua figlia a partecipare alle riprese.
Pian piano la donna inizia ad assumere strani comportamenti che preoccupano non poco troupe e figlia, ma che vengono poi attribuiti alla malattia. Le cose però peggiorano e sembra che qualcosa di soprannaturale stia accadendo alla donna...



Molti di voi, ne sono già certa, storceranno il naso nel sapere che si tratta di un Found Footage. Lo capisco. Anche io mi sono detta 'Oh no, sarà la solita roba trita e ritrita'. Se poi si considera che il tema di base è la possessione, ancora peggio. E invece, cari amici, dovrete ricredervi.
Per essere questa una prova prima del regista Adam Robitel, è fin troppo convincente.
Alla fine del film ero molto soddisfatta. Ho pensato 'Finalmente un bel film a tema possessione'.
Ma partiamo dal principio.
Il film ci mette qualche istante ad ingranare. Forse un po' troppo lentamente, veniamo introdotti alla malattia di Deborah, l'alzheimer appunto, tramite una spiegazione dettagliata di cosa si tratta e di come agisce. 
Ci si sposta poi dunque sul passato della donna. Veniamo a scoprire che, morto il marito, Deborah aveva iniziato a gestire un centralino in casa sua. Sarah, la figlia, ci accompagna in questo passato.
Poi, piano piano, il film inizia a decollare nel momento in cui, tramite riprese di telecamere notturne, si scopre che Deborah soffre di sonnambulismo. Da qui in poi non ci sarà più tregua.

Un cast iper convincente (ho amato tantissimo Sarah. Vera, autentica ed intensa. Meravigliosa.) guidato da una protagonista bravissima.
Ci sono alcuni momenti di tensione ottimi ed un finale interessante.
Bella la storia che, sembrerà strano, grazie ad alcuni aspetti riesce a non essere banale pur trattando di possessione.
Insomma ve lo consiglio :D

[Ho scritto poco per non cadere nello spoiler. Questo film non lo merita :D]