venerdì 20 febbraio 2015

Collaborando... 'The ABCs of Death'

USA (2012)














Recensione di Alessandro Marsella, già apparsa sul sito di recensioni FilmScoop.it





Per ogni lettera dell'alfabeto un corto consacrato alla morte e girato da un regista diverso. Di conseguenza ventisei segmenti a costituire questo singolare progetto voluto dai produttori Ant Timpson e Tim League. Personalmente piazzerei una spanna sopra gli altri la violenta e disperata sessualità di "Libido", dell'indonesiano Timo Tjahanto, a seguire la divertentissima quanto splatterosa animazione di "Toilet" (Lee Hardcastle). Molto buoni anche "XXL" di Gens, truculenta critica al dover apparire a tutti i costi, e il fantascientifico e visivamente importante "Vagitus" (Andrews), oltre all'apocalisse, coniugale e non, di Nacho Vigalondo che apre la pellicola. Bene anche Jake West e il suo "Speed", metafora di spessore con un occhio a "Faster, Pussycat! Kill! KIll!" o al più recente "Bitch Slap", mentre Rumley e Spasojevic si confermano registi con le palle anche se i loro episodi -rispettivamente "Removed" e "Pressure"- mancano di qualcosina, probabilmente approfondimento per il serbo, un pizzico di originalità per il britannico. I giapponesi tanto per cambiare sono i più fuori di testa, il delirante erotic-pop di "Zetsumetsu" (Nishimura) risulta simpatico, meno trascinanti il disgustoso pinku-eiga scorreggione di "Fart" (Iguchi) e il dissacrante "Jidai Geki" (Yamaguchi). Ovviamente gli stili utilizzati sono tra i più vari, molto ricercato ma freddo nei contenuti quello di "Orgasm" della coppia Forzani/Cattet, non male il persistente slow motion per un originale duello tra uomo e cane in "Dogfight" di Sarmiento. Due gli episodi in soggettiva, dall'inutile e piattissimo "Gravity" di Traucki al più intrigante e vampiresco "Unearthed" di Weathley. Alcuni episodi, pur accettabili nel loro complesso, danno l'impressione di occasioni perdute, è il caso di "Miscarriage" (Ti West,) "Youngbuck" (Eisner) ed "Exterminate" diretto dall'attrice Angela Bettis. C'è anche del metacinema: decisamente irritante e sconclusionato quello di "WTF" (Schnepp) con un montaggio da nausea e demenziali clown-zombie, molto più composto e ironico "Quack" di Barrett. Dalla Scandinavia l'animazione diverte nel danese "Klutz" di Morganthaler, storia di una deiezione particolarmente rompiscatole, mentre nel norvegese "Hyde elettric diffusion" , con bulldog aviatori e sexy volpi naziste, si cade davvero in basso. E' talmente pessimo da giocarsi la poco ambita palma di peggiore con il lavoro di Traucki. Il resto si attesta su una qualità non eccelsa tendente verso lo sfacelo come in "Ciclo" (Espinoza), al mediocre come in "Bigfoot" (Bogliano) e "Ingrown" (Grau), verso l'alto in "Nuptials" (Pisanthanakun). Qualche lampo di genio, altrettante cadute rovinose, per il resto un mix di idee eterogenee sviluppate più o meno bene.

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