venerdì 10 gennaio 2014

Lo Sguardo di Satana - Carrie (2013)

USA (2013)


Regia di Kimberly Peirce


Cast  Chloe Grace Moretz, Julianne Moore, Judy Greer, Gabriella Wilde, Portia Doubleday, Ansel Elgort


Carrie è una ragazza chiusa, ma dolce che subisce quotidianamente lo scherno dei compagni di classe.
Figlia di una donna estremamente religiosa, conosce poco del mondo che la circonda.
Dopo un episodio grave, che vede Carrie insultata e vessata pesantemente dalle sue compagne di scuola, Sue, anch'essa facente parte del gruppo, si pente e chiede al suo ragazzo di portare Carrie al ballo della scuola per regalarle un momento di gioia e serenità.
La nostra Carrie scopre nel frattempo di avere dei poteri legati alla telecinesi e se ne appassiona.
Arrivato il giorno del ballo, Carrie ed il suo cavaliere vengono eletti reginetta e re della festa. Ma la felicità legata al momento dura ben poco, in quanto la perfida Chris, nemica giurata di Carrie, le giocherà uno scherzo terribile che spingerà la ragazza a cercare vendetta.







Curiosità :

La prima scelta della regista fu da subito Cloe Moretz, mentre Stephen King (forse ubriaco, NDA) desiderava che la parte di Carrie venisse assegnata a Lindsay Lohan. Ma quest'ultima, fortunatamente, non venne mai contattata.

Il film non intende ricalcare il successo del "Carrie" di De Palma, bensì si ispira prettamente al libro.

Il film doveva uscire negli stati uniti in Marzo, ma poi la proiezione è slittata al 2013. In Italia invece il ritardo si è trattato di pochissimi giorni, ossia dal 9 al 16 di gennaio.




Ordunque, Vi premetto che analizzerò il film nella sua più totale interezza, perciò se non avete mai sentito parlare della storia di "Carrie", probabilmente dovreste fermarvi qui.
Ma confido nel fatto che tutti abbiate visto almeno una volta nella vita il "Carrie" di De Palma o che abbiate letto il libro di King.


Pur non essendo un remake in senso stretto del precedente, qui si parla di cinema e perciò io andrò ad analizzare aspetti innovativi e richiami al più vecchio. Analogie e differenze e via discorrendo.

Mentre nella versione del 1976 le cose iniziano in medias res, abbiamo qui una sequenza rappresentante la turbolenta nascita di Carrie. Margaret White, ignara di quel che le sta succedendo, si dibatte nel suo letto circondata da un mare di sangue. E' convinta che quello che le sta succedendo sia sintomo di morte imminente. E invece, vediamo la pargoletta uscire dal ventre materno. Qui un'immagine che sarà la chiave del rapporto tra Carrie e la madre : Margaret impugna un paio di forbici ed istintivamente tenta di pugnalare il bebè, senza riuscirci. L'amore materno vince sulla follia religiosa.
Scena breve, ma di fortissimo impatto. Ci presenta Margaret per quello che è in pochissimi minuti.
A tal proposito, il mio timore era che, essendo la Moore bella da impazzire ed elegante anche nel portar fuori la spazzatura, il suolo di Margaret venisse denaturato al massimo. E invece, diamine, la Moore riesce ad incarnare perfettamente la follia e la brama religiosa. Il capello un po' in disordine, pochissimo trucco, abiti dismessi. Perfetta.

Incontriamo ora la nostra Carrie. Diciamocelo, la Moretz è un po' troppo carina per quel ruolo (Scusami Sissy Spacek, non volevo offenderti..ma...MA) e la faccenda mi ha fatto storcere un pochino il naso. Però signori miei, la scena della doccia, quando a Carrie viene il primo ciclo, e lei non sapendone nulla, pensa di star morendo dissanguata...IL TOP. Brava Chloe, tutti i miei dubbi sono svaniti mentre ti trascinavi nella doccia, sporca di sangue e terrorizzata. 
Mi ha convinto poco la faccenda della telecinesi. In De Palma la cosa era molto casuale e probabilmente era questo suo non rendersene conto a rendere il tutto ancora più spaventoso.
Qui abbiamo una Carrie degli anni duemila, che può fare ricerche su internet e capirne di più. Vediamo una Carrie che cerca di imparare ad usare i suoi poteri e ne è felice, mentre quella del 1976 non lo era per nulla.

Una differenza abissale sta nel modo di comportarsi di Carrie nei confronti della madre. E non dico che sia un male, ma semplicemente mi ha lasciato basta.
Qui Carrie tenta di ribellarsi alla madre da quasi subito. Non è la ragazza sottomessa che avevamo conosciuto, o almeno, lo è, ma lotta e litiga con sua madre. Usa i suoi poteri per prevaricarla (quando usa le manine per muovere le cose è un po' buffa, devo ammetterlo) e prepara il suo vestito per il ballo tutta sorridente e incurante di sua madre.

Il fatto che la regista sia donna (e che donna) ha fatto si che la figura femminile fosse esplorata maggiormente. Non è semplice da spiegare, ma mentre la prima era una Carrie distante, alla quale non ci affezionava, ma al limite poteva suscitare solo pietà, questa è una Carrie "viva", rappresentata a tutto tondo. E diciamo che questo è un lato del film che ho apprezzato maggiormente. Anche i ruoli e le intenzioni degli altri personaggi sono tratteggiate meglio. Non ci serve intuire quello che accadrà e perché, qui è tutto spiegato e la storia viene sottolineata dai tratti psicologici dei personaggi. Bella scelta Kimberly.

Arriviamo così all'apoteosi : Il Finale.
Quello di De Palma era probabilmente più ridotto all'osso in quanto nel 1976 gli effetti speciali erano decisamente inferiori. Qui invece la sequenza della furia di Carrie al ballo è più lunga e prosegue anche per le vie della città.
Non è una Carrie impassibile. Sa chi colpire e sa perché.
Le scene di morte sono veritiere e ben congegniate. E lei riveste benissimo quei panni di vendicatrice folle (e io che avevo paura non ci sarebbe riuscita).
Mi ha un po' infastidito quella punta di buonismo che non abbiamo nel primo film. La Carrie di De Palma non aveva pietà per nessuno, nemmeno per chi non le aveva fatto nulla. Questa si.

Dopo la strage, Carrie, sotto shock, torna a casa dove ad attenderla c'è la madre che ormai folle, tenta di ucciderla volendola liberare dal peccato. Carrie, ricorrendo nuovamente ai suoi poteri, si difende, uccidendo così sua mamma. Ma il geniale sta nel come : Carrie fa si che una serie di lame si precipitino sulla madre, schiacciandola e inchiodandola al muro in una posizione che ci ricorda un Cristo sulla croce. 
Una scena BELLISSIMA, credetemi.
Ma subito dopo averla uccisa corre a liberare il corpo dalle lame e la stringe a se. 
Arriva Sue che cerca di salvarla portandola via con se, ma ormai è tutto inutile. Carrie disperata provoca il crollo della casa che la seppellisce insieme a sua madre.

Si svolge un processo e vediamo Sue che cerca di spiegare come andarono i fatti quella notte. Questo in De Palma non lo troviamo e secondo me è un po' gratuita come scena.
Stacco. Sue è al cimitero davanti alla tomba di Carrie deturpata da orribili scritte. Posa un fiore davanti alla lapide e se ne va. Pochi istanti dopo, eccovi l'americanata per la quale avrei picchiato la regista : Si avverte un urlo e la lapide si spacca a metà.


Nel complesso l'ho trovato un bellissimo film. Andrebbe guardato senza aspettarsi le atmosfere di De Palma, sicuramente più cupe e scarne. Ma qui siamo nel 2013 e quindi tutti i personaggi sono caratterizzati secondo le abitudini e lo stile del momento. Penso che se non avessi visto quello del 1976, non ci avrei messo cinque minuti a giudicare questo uno dei miei preferiti. Ma, lo zampino del troppo nuovo si è sentito..e come.
La Moretz e la Moore comunque sono state splendide. Mi sono piaciuti un po' meno gli altri personaggi. L'ambiente scolastico mi ricordava troppo Mean Girls e la preparazione al ballo dei ragazzi e delle ragazze della scuola, sapeva troppo di Gossip Girl, ma il trend è questo e non ci si può fare nulla.


Vorrei ricordarvi che la regista Kimberly Peirce, vinse un Oscar per il film "Boys Don't Cry". Non è horror, ma se non lo avete mai visto, ve lo consiglio vivamente.


Voto per questa nuova Carrie : 7.5/10









2 commenti:

  1. Io ho un problema con i remake... parto già in partenza con l'idea che fanno schifo! Ancora non l'ho visto e comunque immaginavo che la Moore ci stesse bene nella parte della madre, mentre Sissy Spacek fosse ineguagliabile (una bellezza troppo particolare).

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    1. Io questo lo consiglio.
      Andrebbe guardato senza la pretesa di vedere un remake, ma un qualcosa di nuovo.
      Nuovi i tempi, nuovo il modo di essere cattivi.

      Guardalo e poi dimmi

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