martedì 17 dicembre 2013

The Call - Final

GIAPPONE (2006)



Regia di Manabu Asou


Cast Maki Horikita, Meisa Kuroki, Itsuji Tao, Jang Gun Suk




Una serie di morti terrorizzano una classe Giapponese in gita in Korea. Tutti i ragazzi, prima di morire, hanno ricevuto uno strano messaggio. Chi c'è dietro a tutto questo?



Oh santo cielo che noia mortale.

Già il fatto di averlo visto doppiato è un MEH grande come una casa. Non si capisce perché ai giapponesi affibbiano sempre voci adatte solo ai cartoni animati. Quindi se già il film di suo era pietoso, questa faccenda ha aggravato il tutto.

Non si capisce niente di niente. Tutto comincia con questa ragazzina maltrattata di nome Pam che si impicca stanca degli abusi subiti da parte dei compagni di scuola.
Stacco.
Diverso tempo dopo ci sono questi ragazzi che stanno andando in gita in Korea. Da casa una ragazza osserva una loro foto di classe sul monitor di un pc mentre parla con una sedia vuota chiamandola Pam.
Quel che si evince è che questa tizia sia un'amica della ragazzina.
Insomma, costei seleziona i visi sul pc e i poveracci cominciano a morire nei modi più disparati (non vi dico che effettoni speciali).
Alla prima arriva un messaggio in segreteria e una foto di lei morta (Insomma come il primo The Call) e così al secondo. Poi tutto cambia e invece dei messaggi vocali e delle foto, arriva un sms con su scritto "Invia o muori". Quindi si generano un caos e una lotta all'uomo perché tutti temono che gli venga girato il suddetto messaggio.
Si viene a sapere che Pam in realtà è in coma e non è morta e tutti si convincono che in quelle ore potrebbe essere morta e che quello che sta accadendo sia frutto della sua vendetta.
Per scoprire se è realmente così, la protagonista telefona a questa Askà che è la tizia che sta davanti al computer.
Solo dopo tempo si scopre che Askà altro non è che Pam. Eh si, avete letto bene. 3/4 di film sono passati prima che io ne sia venuta a conoscenza.

Ah, sappiate che Emily (la protagonista) per tutto il film parla con un suo amico di un certo violinista sordo conosciuto l'anno prima ad un campo per sordi. RICORDATEVENE EH.

Verso la fine la confusione aumenta. Rispunta la minikiller del primo capitolo e non si sa bene cosa diamine c'entri con la storia attuale. Però tant'è.
Vorrei raccontarvi tutto meglio, ma non c'ho capito un diamine.

Ma una menzione speciale va al finale : La protagonista sta per morire quando, grazie all'aiuto di tutta la korea e il giappone uniti a mandare messaggi all'indirizzo email da cui partivano i messaggi di morte, il server va in tilt e lei si salva. Si trova così tra le braccia di una sua amica per poi finire 20 secondi dopo dall'altra parte della città con un ragazzo sordo che però per tutto il film ci sentiva meglio di tutti. Questo praticamente fa capire ad Emily che ha preso il suo posto per non lasciarla morire (COME?? QUANDO??). Lei allora gli domanda se sia lui il violinista sordo del campeggio e lui annuisce. MA SANTO CIELO BENEDETTO. AVETE PARLATO DI QUESTO DANNATO VIOLINISTA PER TUTTO IL TEMPO E ADESSO, ALL'IMPROVVISO, IL VIOLINISTA E' LUI. Scusate, mi sono agitata. Vi rendete conto di quanto sia paradossale tutto questo? Tutti e due erano al campeggio e parlavano di qualcuno che avevano conosciuto per l'appunto tutti e due e poi nulla, lui è il violinista. Ecco, muori va che ti sta bene e speriamo che quella mongoloide della giapponese amica tua ti segua.

E invece no, lei finisce inspiegabilmente su una sedia a rotelle e viene portata al mare dalla sua amica Askà. Tutte e due guardano il mare e il film finisce con Emily che dice "Che bello il mare".
Parte una canzoncina da sagra del sushi ed ecco i titoli di coda.
Fine.


FINE?
Questo doveva essere il gran finale? Altro che Gran Finale, questa è una gran boiata. E rivoglio i soldi del biglietto! Ah no, non l'ho visto al cinema.
Allora voglio che il regista mi spedisca un biglietto di scuse per avermi fatto sanguinare gli occhi e magari mi allunghi anche qualche euro altrimenti lo cito in causa nel tribunale del buon gusto.


Morale della favola, se volete salvare il mondo, non inoltrate e sacrificatevi per il bene dell'umanità!




PS : Questa storia di inoltra o muori, mi ricorda non poco The Ring. E non solo, anche la minikiller che appare dal nulla con i capelli davanti al viso mi ricorda molto la pellicola di cui prima.

Ricapitolando : Hanno fatto il sequel di un sequel, copiando un remake e non riuscendoci nemmeno bene.
Ma questi soldi non potevano investirli in borsa invece di girarci questa cagata?


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